21 Dic 2016

Natale sostenibile in 10 mosse: il dec-albero del WWF

Scritto da: Redazione

Dalla scelta delle luminarie al cenone della vigilia. Come trascorrere un Natale sostenibile in dieci mosse? Per ridurre l'impronta ecologica durante le feste natalizie, il WWF propone il suo tradizionale “dec-albero”.

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A Natale sprechiamo in media 400 mila tonnellate di cibo, sale vertiginosamente il consumo di carne rossa e, soprattutto Capodanno, è il regno dell’usa e getta. Eppure, trascorrere le feste natalizie in modo sostenibile (e felice!) è possibile. Come? Seguendo, ad esempio, le proposte della nostra campagna “A Natale non mangiamoci il Pianeta!” .

 

Un invito lanciato anche dal WWF che, a pochi giorni dall’avvio delle festività, presenta il suo tradizionale “dec-albero” con dieci consigli pratici per ridurre l’impronta ecologica delle feste di fine anno, tradizionalmente quelle a più “alto consumo”, partendo dalla scelta delle luminarie al cenone della vigilia. 

 

GLI ADDOBBI

  1. Albero “locale” o artificiale se ‘di riciclo’
    2. Luminarie a basso consumo e addobbi fatti in casa

 

IL CENONE
3. Prodotti locali e di stagione, poca carne 
4. Niente foi gras, caviale, datteri di mare o aragoste
5. No a stoviglie usa e getta e ricordati di fare la differenziata 

 

LO SPIRITO NATALIZIO
6. No al “Natale sprecone”, il cibo non si butta, l’energia non si spreca, i regali solo se utili

 

I REGALI
7. No a specie esotiche o loro derivati, alimentano il commercio illegale
8. Apparecchi tecnologici ed elettrodomestici solo se a basso consumo di energia
9. Shopping rigorosamente a piedi, in bici o con mezzi pubblici e pacchetti incartati in modo sostenibile
10. I regali inutili sono in via d’estinzione, fai un regalo al Pianeta: sostieni il WWF e adotta una specie a rischio o regala un’iscrizione al WWF.

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L’ALBERO SOSTENIBILE – Partiamo dal ‘simbolo’ del Natale: per avere un albero sostenibile (e anche “diverso”), la cosa migliore è addobbare ciò che già abbiamo, le piante che sono in casa o sul terrazzo o gli alberi in giardino o acquistare qualche sempreverde come il ginepro, il corbezzolo, l’arancio o il limone. Una volta passate le feste, se non si ha lo spazio sufficiente per tenerle in terrazzo, si possono ripiantare facilmente. Qualora si desideri rispettare la tradizione scegliendo unabete vero, è importante acquistare  un albero coltivato da un produttore locale (così da avere tutti i vantaggi ambientali del consumo a km 0) secondo i principi dell’agricoltura biologica o in alternativa proveniente da una coltivazione che certifichi la gestione responsabile del bosco e della filiera del legno, scongiurando il rischio che il vostro acquisto possa contribuire alla distruzione di una foresta.

 

Ovviamente il vostro abete sarà in possesso di un apparato radicale sano e sarà quindi importante prevedere da subito la sua destinazione futura. Esistono infine una miriade di soluzioni alternative all’albero “vero”, adatte anche all’esterno, che non prevedono la plastica, e in particolare il PVC (materiali che hanno un elevato impatto ambientale legato loro ciclo produttivo) ma realizzati con materiali di riciclo o di recupero (legno, vetro, metallo, cartone…) e che hanno dalla loro l’originalità e la possibilità di riutilizzo. In questo ambito le soluzioni creative sono infinite!
 
 
LUMINARIE “SALVA-CLIMA” – Illuminare case e strade 24 ore al giorno comporta un inutile aumento dei consumi elettrici e delle emissioni di CO2. Meglio utilizzare lampadine e luminarie a led che consumano fino all’80% di energia in meno  delle vecchie luci a incandescenza, e accenderle solo in momenti particolari. Si risparmia anche in bolletta!

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CENONE ‘LEGGERO’, ALMENO PER LA “TERRA” – Per il cenone scegliamo ricette tradizionali a base di ingredienti locali e di stagione, ridurremo l’impatto di ciò che mangiamo e guadagneremo in gusto e freschezza dei prodotti. Mangiando prodotti delle nostre terre eviteremo inoltre di contribuire a promuovere prodotti esotici il cui viaggio fin sulle nostre tavole alimenta le già elevate emissioni di CO2. Fatte salve le tradizioni italiane, cerchiamo anche nei giorni di festa di ridurre i consumi di carne, soprattutto quella bovina, questo farà bene alla nostra salute e al clima del Pianeta (su www.oneplanetfood.info il gioco online per calcolare quanta CO2 e acqua consumiamo con le nostre abitudini alimentari).

 

Evitiamo inoltre prodotti come il patè de foi gras (che comporta enormi sofferenze agli animali), datteri di mare (la cui pesca è vietata ed è una specie protetta dalla CITES la cui raccolta provoca la distruzione di scogliere marine), aragoste (sull’orlo dell’estinzione e ‘cucinate’ con metodi crudeli). Ilcaviale è ricavato da diverse specie di storioni, molte delle quali sono già commercialmente estinte in molte aree del pianeta. Fondamentale scegliere caviale “certificato” o da acquacoltura e invitare il proprio rivenditore a fare lo stesso. Per scegliere il pesce sostenibile’ il WWF ha lanciato  il progetto Fish Forward: sul sito  tanti consigli utili per un acquisto consapevole di pesce e altri prodotti del mare con un’attenzione particolare a ridurre i nostri impatti negli oceani dei paesi in via di sviluppo.

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NO AL NATALE “SPRECONE” – vista l’abbondanza che caratterizza le feste natalizie, cerchiamo di ridurre al massimo gli sprechi di risorse (come energia, acqua, materie prime) in primis a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello che abbiamo acquistato e a non buttare quello che avanza! Lo spreco alimentare rappresenta oggi non solo un’emergenza etica ed economica, ma anche ambientale. Il cibo che buttiamo, infatti, è uno anche spreco di risorse naturali preziose. Suoneplanetfood.info, nella sezione Ricette verdi, anche tante idee per riciclare gli avanzi e imparare ad utilizzare ogni parte degli ingredienti, cercando di limitare al minimo gli scarti: un atteggiamento vantaggioso e insieme responsabile per noi e per l’ambiente.

 
 
NIENTE REGALI DAL TRAFFICO ILLEGALE DI ANIMALI – Ogni volta che regaliamo indumenti, souvenir, animale da compagnia esotici o prodotti che potrebbero derivare dal commercio illegale abbiamo una grande responsabilità. Scialli di shahtoosh, articoli in tartaruga e carapaci di testuggine, pelli di grandi felini (leopardo o giaguaro), ossa di cetacei intarsiate, prodotti ricavati da zanne e pelle di elefante, alcuni coralli sono solo alcuni esempi di prodotti a rischio e mostrano come questo tipo di regali, oltre a minacciare molte specie in via di estinzione, rafforzi le reti criminali, mini la sicurezza nazionale, impoverisca le comunità locali e comporti rischi crescenti per la salute globale. Se regaliamo oggetti di carta o di legno cerchiamo di scegliere tra quelli certificati FSC che contribuiscono ad una gestione più sostenibile delle foreste del mondo. È ora di fermare il commercio illegale di Natura.

 

Fonte: WWF

 

 

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