Io faccio così #145 – Ortociclo: i prodotti dell'orto arrivano in bici a casa tua
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Brescia, Lombardia - Cambiare vita è un concetto che spesso si sovrappone al cambiare lavoro, essendo quest’ultimo un tratto di noi che, volente o nolente, ci identifica spesso. La storia che vi raccontiamo questa settimana riguarda questo e altro: c’entra il lavoro, ma anche l’agricoltura e la sostenibilità umana e ambientale.
Andrea Morandi è un ragazzo di Brescia che fece il suo ingresso nel mondo lavorativo come geometra; complice la crisi, i ritmi lavorativi diminuirono sensibilmente. In compenso Andrea scoprì in questa fase che nella vita voleva fare altro, lavorare e vivere di conseguenza in maniera diversa.
Dopo aver vissuto in un paesino alle porte di Brescia, Andrea si era nel frattempo trasferito in centro ed aveva notato un particolare della città: “mancava un servizio di approvvigionamento di frutta e verdura biologica, la gente doveva spostarsi e andare nei mercati contadini o direttamente nelle aziende agricole per trovare prodotti di questo tipo” racconta Andrea. Perché non provare a realizzare un’impresa che realizzi consegne a domicilio di questi tipi di prodotto?
Ortociclo: la consegna a domicilio direttamente in bicicletta
Andrea è appassionato di bicicletta ed è, dal 2015, segretario del circolo di Brescia del Movimento per la Decrescita Felice. Il puzzle è quasi completo: perché non unire la sua intuizione alle sue passioni nel lavoro? È quello che ha fatto.
Ortociclo nasce nel giugno del 2015 allo scopo di fare consegne a domicilio di prodotti provenienti da agricoltura naturale con una cargo bike, una bicicletta a due ruote (ma può averne anche tre ndr) dotata di un grande cassone molto capiente, tra il manubrio e la ruota davanti. Ortociclo si approvvigiona da aziende agricole che Andrea Morandi conosce e valuta personalmente, contribuendo a creare uno stretto rapporto reciproco di trasparenza, fiducia ed armonia tra produttori e clienti. La bici è diventata anche l’elemento caratteristico e principale dell’avventura di Andrea: “l’immaginario della bici conta moltissimo”, ci spiega, “in primis perché realizzare consegne con questo mezzo è una mia scelta di tipo etico che coincide con il primo obiettivo di Ortociclo, che è quello di consegnare prodotti genuini, rispettandone la stagionalità, abbattendo le emissioni di anidride carbonica.” Il trasporto incentiva così la scelta verso un consumo più critico e attento alla riduzione dell’impatto ambientale.
Gli ordini vengono effettuati tramite il sito internet di Ortociclo e consegnati due giorni a settimana, il martedì e il venerdì pomeriggio dopo che Andrea li ha ritirati direttamente la mattina dalle aziende agricole selezionate. Altre consegne minori vengono fatte in alcuni punti di smistamento a Brescia, dunque le persone hanno anche la possibilità di andare a prendere direttamente i prodotti. La consegna è gratuita, il guadagno di Ortociclo è un ricarico sui prodotti che consegna.
L’aspetto che colpisce Andrea e che lo sorprende tutt’oggi è “la reazione delle persone quando mi vedono girare e consegnare con questa bici pittoresca: nonostante ormai mi conoscano in molti, sorridono sempre al mio passaggio. Il rapporto umano che si crea con le persone, sia produttori che consumatori, e le sensazioni che emana la mia figura mentre consegno sono gli aspetti che amo di più del mio lavoro.”
Dopo un anno e mezzo, Ortociclo sta crescendo sempre di più: gli ordini aumentano, Andrea sta pensando di inserire una nuova figura per la gestione degli ordini: “all’inizio ordinare prodotti freschi online potrebbe apparire come una cosa insolita, non è immediato per le persone fidarsi” racconta Andrea “ma il fatto che ci ho messo la faccia ha semplificato questo aspetto più difficile del lavoro.”
Il furto della bici: un esempio di solidarietà concreto
Concludiamo con un aneddoto che ci è sembrato un esempio di come l’esperienza di Ortociclo sia entrata nel cuore degli abitanti di Brescia (e non solo). Nell’agosto di quest’anno, durante una consegna, la Cargo Bike di Andrea è stata rubata e purtroppo mai più ritrovata. Un brutto colpo, emotivo ma soprattutto pratico perché in quel momento la situazione finanziaria di Andrea non gli avrebbe permesso in tempi brevi di riacquistare il mezzo.
A sfatare uno dei ricorrenti luoghi comuni sul “nord individualista ed egoista” sono arrivati tantissimi gesti di solidarietà da parte delle persone: all’inizio sotto forma di messaggi e chiamate per Andrea, con il suggerimento di aprire una campagna di raccolta fondi, con un conto deposito, per comprare un’altra bici. Nell’arco di quattro giorni sono arrivati i fondi necessari per acquistare la cargo nuova; il segno che secondo Andrea “Ortociclo è entrato nel cuore dei bresciani e questo è il lato rincuorante e positivo di una disavventura che si è trasformata in una conferma che mi dona gioia e fiducia”.
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