Diamo cuore all’economia!
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“Forse se vogliamo che la gente torni amica della teoria economica e la teoria economica si dimostri amica della gente, servono economisti più umanisti e meno tecnicisti. Studiosi che alla domanda. ‹‹Cosa ti ha spinto a diventare economista?›› Potrebbero dare risposte simili a quella che diete quasi un secolo fa il grande Achille Loria: il dolore umano.”
Questa frase di Luigino Bruni ci da già l’idea dell’incontro speciale di questa ultima tappa annuale de “Le Parole e il Silenzio”, ciclo di incontri organizzato da Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi.
Un approccio diverso al tema dell’economia, che rimette il cuore al centro, inteso come relazioni, comunità, condivisione.
A condurci in questo mondo un economista lucido e concreto, professore ordinario di Economia Politica alla Libera Università Maria Ss. Assunta (Lumsa) di Roma e docente di Economia e Etica all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), che ha saputo contaminare la sua visione economica con la filosofia e la teologia.
Non a caso per lui la genesi della crisi economica che stiamo vivendo ha conseguenze di carattere economico ma è di natura spirituale.
Esploratore dei temi dell’economia civile, sociale (è uno dei massimi conoscitori e sostenitori dell’Economia di comunione), Luigino Bruni è anche uno stimato saggista. I titoli di alcuni dei suoi libri, tradotti anche all’estero, ci aiutano a individuare le sue aree tematiche preferite: Economia con l’anima; L’altra metà dell’economia. Gratuità e mercati; Economia e virtù nel tempo della crisi; La foresta e l’albero. Dieci parole per un’economia umana; Gli imperi di sabbia; Logiche del mercato e beatitudini evangeliche.
Molto attento anche al mondo del terzo settore, e ad un associazionismo rivolto ai diritti della persona, Luigino Bruni è in prima fila in alcune importanti battaglie: l’ultima è quella contro il gioco d’azzardo. È infatti il promotore della campagna nazionale “Slot mob” contro le slot machine nei locali pubblici.
Luigino Bruni, va oltre i numeri freddi per restituire all’economia la centralità dell’uomo. Alla mano invisibile del mercato, forza che sembra sottrarsi a ogni controllo, oppone l’intelligenza che ha un cuore, che sa scegliere e farsi forte di valori vecchi e nuovi, sentimenti, relazioni. C’è impresa e impresa, c’è lavoro e lavoro. Ma soprattutto ci sono talenti, opportunità e visioni che possono essere messi in movimento per un’economia al servizio della persona, piuttosto che per la persona al servizio dell’economia.
È un sognatore con i piedi per terra. Un uomo che ha messo in cammino i suoi sogni.
Con questo incontro si declina una nuova tappa sul sogno che è il filo conduttore degli incontri di quest’anno de “Le Parole e il Silenzio”, per comprendere come i sogni si possano tradurre nella realtà dei nostri giorni.
Per questo l’appuntamento sarà in un luogo nato dal sogno di una comunità, dall’impegno della Pro Loco di Soci e sostenuto dagli abitanti di questo paese: l’Auditorium Berretta Rossa, nato dall’acquisto e recupero della vecchia chiesa nel borgo storico.
La chiesa vecchia, il cui tetto era ormai quasi completamente crollato, con le mura instabili e l’interno invaso dalla vegetazione, oggi è un luogo restituito alla comunità e sede di incontri, concerti, arte.
Un sogno divenuto realtà attraverso una raccolta di fondi che ha coinvolto tutti: cittadini, associazioni, comune. Durante i lavori di restauro insieme al Gruppo Archeologico Casentinese viene proposta alla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana una campagna di scavi che porta alla luce reperti interessanti e le antiche fondamenta oggi visibili.
Durante l’incontro si parlerà anche di Casentino che Cambia, siamo infatti un raccoglitore di sogni innovativi diventati realtà, rappresentazione di quella parte di uomini e donne che decidono di investire in ciò che amano e di realizzare con successo i propri desideri, nonché incubatore a sostegno di chi vuole muovere i primi passi verso la loro realizzazione. Come l’Asilo nel Bosco del Casentino che nasce dal bisogno condiviso di un gruppo di genitori di creare un nuovo paradigma educativo e che vuole nascere e crescere in sintonia con il territorio e le sue realtà.
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