31 Ott 2016

Il paesaggio? È un bene comune!

Scritto da: Daniela Bartolini

Paesaggio Bene Comune: la nuova iniziativa promossa dall'Ecomuseo del Casentino. Un contenitore di eventi, occasioni di conoscenza e approfondimento, rivolti agli abitanti del Casentino e ai suoi ospiti per ricordare che il paesaggio è il bene che più ci appartiene, che ci parla del nostro passato e sul quale poggiano le basi della futura qualità di vita.

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Il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e (…) la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo; (…) svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole all’attività economica, e che, se salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, può contribuire alla creazione di posti di lavoro”. La Convenzione Europea del Paesaggio, nel suo preambolo, riporta queste riflessioni. Riflessioni che sono alla base della programmazione autunnale dell’Ecomuseo del Casentino che ha deciso di promuovere e organizzare in sinergia con gli enti e le associazioni della propria rete, una serie di eventi dedicati al paesaggio.

È infatti dalla conoscenza e dalla comprensione del valore del paesaggio che passa la possibilità di tutelarlo e valorizzarlo. La sensibilizzazione e la creazione di momenti di interpretazione e divulgazione, in cui la popolazione possa svolgere un ruolo attivo, rappresentano i primi passi verso un “paesaggio di qualità”.

A questo tema sarà in particolare dedicato l’incontro “Paesaggio Bene Comune-Riflessioni e punti di vista a confronto”, sabato 19 novembre alle 15,30 presso il salone dell’Unione dei Comuni, che vedrà tra gli altri la partecipazione dell’architetto dell’Università UIAV di Venezia, Anna Marson, dell’antropologo di SIMBDEA, Paolo De Simonis e della geografa dell’Università di Siena, Marina Marengo.

Il fortunato format Cammina la Storia sarà in questa edizione, ancor più declinato nel suo aspetto di occasione per conoscere, vivere, interpretare e leggere il paesaggio camminandoci dentro.
Saranno tre gli appuntamenti autunnali: il 5 novembre lungo la valle segnata dal fiume Sova, tra Lierna e Moggiona, nei paesaggi del legno alla scoperta delle sapienze artigianali; il 27 novembre a passo d’asino per leggere le pietre, tra le case, il borgo e il castello di Montemignaio; l’8 dicembre tra castelli scomparsi, chiese e seccatoi nei pressi di Faltona.

Anche l‘archeologia si fa “del paesaggio” e “pubblica” con “A piedi nel passato: due passi nel Medioevo”, serie di incontri cin cui l’archeologia si fa con i piedi e con gli occhi. Un’archeologia territoriale perchè il territorio è “il grande accumulatore di ciò che resta delle attività svolte dall’uomo”. L’ecomuseo propone appuntamenti alla scoperta del paesaggio archeologico e medievale del Casentino a cura degli archeologici di Laboratori archeologici San Gallo, spin-off accademico dell’Università di Firenze, in collaborazione con guide ambientali del territorio.
Domenica 6 novembre si camminerà lungo la Via delle Pievi dall’età romana al Medioevo, lungo l’Arno dal passato al presente, nei pressi di Buiano (Poppi), in un percorso che terminerà all’interno della pieve di Santa Maria a Buiano dove sarà allestita un’installazione multi sensoriale in occasione del 50° anniversario della Grande Alluvione con installazioni video a cura della Banca della Memoria del Casentino, letture di Alessandra Aricò e suggestioni sonore di Marco Canaccini.
Domenica 13 novembre appuntamento sotto i ponti e nella Gora: percorsi d’acqua nella valle del solano tra strade, mulini e castelli a passo d’asino.

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