26 Set 2016

GRAB: al via a Roma il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette

Scritto da: Elena Risi

Un anello ciclopedonale di 44,2 km che si svilupperà all'interno della Capitale e di cui l'80,3% è già percorribile. È stato firmato a Roma il protocollo che porterà alla realizzazione del Grab, il Grande Raccordo anulare delle biciclette.

Salva nei preferiti

Roma - Dopo la firma dell’accordo tra il ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio e la sindaca della Capitale Virginia Raggi, si può dire ufficialmente: Roma avrà il suo GRAB, un Grande Raccordo Anulare delle Biciclette.

 

La pista car free sarà lunga 44,2 chilometri e collegherà molti quartieri periferici con il centro, attraversando luoghi d’interesse storico, archeologico e artistico, dall’Appia Antica fino alla street art del Quadraro e di Tor Pignattara. Un vero e proprio “grand tour” moderno, come hanno spiegato i coordinatori del progetto.

 

Potrebbe sembrare un piano in stile “grandi opere”, ma in realtà la realizzazione richiederà un budget decisamente low cost, dal momento che l’80% del tragitto individuato – tutto pianeggiante – è già percorribile in piena sicurezza tra parchi, aree verdi, vie pedonali e argini fluviali.

 

Bicycle road sign on asphalt

 

L’idea del GRAB è il frutto di un lavoro collettivo coordinato da VeloLove, e ha coinvolto cittadini, istituzioni e Associazioni: Legambiente, Touring Club Italiano, Rete Mobilità Nuova, Vivilitalia, Open House Roma, Parco Regionale dell’Appia Antica e Roma Natura.

 

Il progetto ha da subito raccolto intorno a sé il favore e l’interesse di molti. Lo scorso maggio uno studio congiunto di Confindustria-ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha stimato che il GRAB coinvolgerà oltre 600 mila turisti solo nel primo anno di vita (un numero destinato a triplicarsi nei successivi quattro) e ha calcolato un giro d’affari pari a circa 14 milioni di euro solo per i primi 12 mesi. La “green way” capitolina ha inoltre già ottenuto tre premi nazionali e persino il prestigioso riconoscimento del concorso internazionale indetto da ESRI, uno dei maggiori produttori di sistemi software GIS (Geographic Information System).

 

È forse il caso di dirlo: un piccolo passo per l’umanità, un grande passo (o pedalata) per la mobilità sostenibile.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Le città 30 e la mobilità del futuro – Soluscions #3
Le città 30 e la mobilità del futuro – Soluscions #3

I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5
I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5

Qual è il futuro dei trasporti di fronte alle sfide dell’im-Mobilità? – Soluscions #2
Qual è il futuro dei trasporti di fronte alle sfide dell’im-Mobilità? – Soluscions #2

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Natale in Sicilia, il piano della Regione: un solo treno in più – INMR Sicilia #9

|

Crescere in cohousing: i vantaggi per le famiglie e i bambini

|

Riabitare l’appennino creando comunità: ecco tre storie di chi ha scelto di restare (o di tornare)

|

Regali per cani: meglio un collare di brillanti o una corsa nel fango?

|

ACE: l’eccellenza sanitaria italiana si trova in Calabria ed è gratuita – Calabria sarai tu #6

|

Sarotto Group: “È possibile ristrutturare case nel rispetto dell’ambiente e delle persone”

|

Character.AI, l’intelligenza artificiale e le chat con le vittime di femminicidio

|

Il Secret Santa dell’influencer sarda Claredda e le 400 storie di gentilezza e condivisione natalizia

string(9) "nazionale"