23 Set 2016

L’area ex Sacci sotto sequestro

Scritto da: Daniela Bartolini

L'area della ex cementeria S.A.C.C.I. al Corsalone è stata sottoposta a sequestro dopo un controllo che ha rilevato la presenza di rifiuti pericolosi al suo interno.

Salva nei preferiti

Nell’area della ex S.A.C.C.I. al Corsalone ieri mattina sono arrivati gli Agenti della Forestale dopo l’ordinanza del Gip del tribunale di Arezzo che ne ha disposto il sequestro in base alla richiesta del sostituto procuratore Angela Masiello.

Vigili del fuoco e Forestale hanno controllato tutta l’area, sia l’interno che il terreno circostante di competenza, rilevando pericolosi rifiuti al suo interno: amianto, rifiuti edili, batterie al piombo, apparecchiature elettriche, rifiuti speciali provenienti dalla copertura dell’alto forno e materiali e residui ancora da analizzare.
Il prossimo passo dovrebbe essere lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica dell’area invasa non solo dai materiali di provenienza dell’ex cementeria stessa ma anche da rifiuti depositati abusivamente al suo interno da privati cittadini.

Lo stabilimento dell’ex-cementificio S.A.C.C.I., in origine Società Anonima Centrale Cementerie Italiane, costituita nel dicembre del 1933 con l’accorpamento di diverse piccole società produttrici di leganti idraulici, alcune delle quali erano in attività già dall’ultimo decennio del 1800, sorge in un’area a cavallo tra il comune di Bibbiena e il comune di Chiusi della Verna. La fabbrica, rimasta in funzione fino agli ultimi anni del ’900, ha avuto un ruolo fondamentale nell’economia del Corsalone e nel suo sviluppo abitativo. Oggi invece rappresenta solo un brutto biglietto da visita per chi entra in Casentino provenendo dalla statale che congiunge Arezzo.
Nel 2004 lo stabilimento è stato acquistato dall’imprenditore Marino Franceschi, proprietario di “Marino fa Mercato” con l’idea di convertire l’area in centro commerciale. Proposito che poi non avuto seguito in conseguenza alla crisi degli ultimi anni.

Una storia di declino che racconta la trasformazione del territorio e su cui da tempo si dibatte per trovare una soluzione.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Bye bye all’economia circolare dei rifiuti: Olbia rinuncia a 10 milioni di euro del PNRR
Bye bye all’economia circolare dei rifiuti: Olbia rinuncia a 10 milioni di euro del PNRR

Felici da Matti: saponi ricavati da olio esausto per dare lavoro e creare un’economia etica – Calabria sarai Tu #4
Felici da Matti: saponi ricavati da olio esausto per dare lavoro e creare un’economia etica – Calabria sarai Tu #4

T-Cycle Industries e l’economia circolare che dà nuova vita agli pneumatici fuori uso
T-Cycle Industries e l’economia circolare che dà nuova vita agli pneumatici fuori uso

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

Eolico, fotovoltaico, pompe di calore: quanta e quale energia produrremo in futuro? – Io non mi rassegno + #23

|

Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione

|

Agricoltura di precisione: quali sono i vantaggi delle tecnologie al servizio dei produttori?

|

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

string(9) "casentino"