Le Bag Ladies trasformano i sacchetti di plastica in letti per i senzatetto
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Agire subito, in fretta, senza pensarci troppo: è la cosa migliore che possiamo fare per affrontare i problemi sociali e ambientali. Se un’idea brilla nella nostra testa, alimentiamola, cercando di capire come poterle dare forma, invece di soffocarla, pensando che sia inutile, improponibile o inattuabile. Ogni gesto individuale, sommato a tante piccole azioni messe in atto quotidianamente dalla comunità, può fare la differenza, che si tratti di qualcosa di piccolo, come ricordarsi di portare con sé, per esempio, un sacchetto di tela in cui mettere i nostri acquisti o di qualcosa di più grande, come proteggere l’ambiente, valorizzando i rifiuti.
Questa è la filosofia applicata da un gruppo di signore del Tennessee, che hanno trasformato diecimila sacchetti di plastica in materassini per i senzatetto. Due settimane di lavoro per creare una stuoia da donare a chi non ha un letto. Le Bag Ladies, così sono state soprannominate, si incontrano ogni giovedì mattina, per tagliare, “filare”, assemblare le stuoie di plastica, compiendo un’azione gentile non solo verso le persone, ma anche verso l’ambiente, perché quasi sicuramente, quei 10.000 sacchetti di plastica sarebbero finiti nelle discariche o nell’oceano.
Ogni anno, quasi 9 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari, il 95% degli imballaggi viene utilizzato una sola volta nella sua breve “vita”, mentre solo il 14% delle confezioni di plastica sono raccolte per essere riciclate. 700 specie marine, grandi e piccole, sono minacciate dalla sua presenza. Gli scienziati ci prospettano uno scenario apocalittico: gli oceani saranno popolati da 1 tonnellata di plastica per 3 di pesce entro il 2025 e, nel 2050, ci saranno più oggetti di plastica che animali! Gli abitanti dei mari di ogni latitudine saranno sostituiti da materie inorganiche animate dalle onde.
Le Bag Ladies, considerando questi dati allarmanti, stanno facendo qualcosa di importante, non solo per la loro comunità, ma, soprattutto, per il benessere del nostro pianeta e la salvaguardia di preziose vite animali. “Abbiamo creato più di 160 stuoie con 10.000 sacchetti di plastica. Ci sentiamo davvero fortunate ad essere in grado di fare tutto ciò, e, ora, ci piacerebbe che altre persone, ovunque si trovino, si incontrino per dare vita a nuovi gruppi di lavoro. Se il nostro piccolo team può fare così tanto, possiamo immaginare quale cambiamento potrebbe apportare l’unione di tante persone? Le Bag Ladies sono davvero fortunate; è una sensazione bella quella di riuscire ad aiutare qualcuno ” dichiara Janice Akin, 66 anni, a ABC News.
Il mondo è segnato da problemi sociali e ambientali ma ognuno di noi può essere il cambiamento che vogliamo per il pianeta, gli animali e le persone meno fortunate. Come? Iniziando ad agire! Lasciamoci travolgere dalle buone azioni! Non rassegniamoci chiudendoci nella nostra individualità, ma ripartiamo da noi, dal nostro quartiere, individuando le realtà già attive sul nostro territorio. Riappropiamoci degli spazi comuni o inutilizzati per incontrarci, per esempio, creando luoghi dove le buone idee, intrise di sogni e speranze, possano diventare bolle colorate, leggere, capaci, fluttuando nell’aria, di rilasciare valori, conoscenze e competenze.
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