8 Ago 2016

Un Asilo ispirato alla Natura

Scritto da: Rachele Minarini

La sperimentazione dell'asilo nel bosco in Casentino è in corso: una combinazione fra biomiesi e facilitazione è alla base di questo progetto co creativo. Una modalità di lavoro innovativa che associa crescita individuale e collettiva.

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Il progetto educativo Asilo nel Bosco del Casentino, la cui sperimentazione è partita il 1 agosto con il campo estivo che proseguirà per tutto il mese, è un progetto co-creativo facilitato basato sulla Biomimesi (dal greco βίος, bìos = “vita” e μίμησις, mìmesis = “imitazione”).

Il termine Biomimesi (Biomimicry in inglese) è stato coniato da Janine Benyus nel 1997 quando pubblicò il suo libro “Biomimicry: Innovation Inspired by Nature”. Si tratta di una disciplina emergente che si ispira alla natura, studiandone ed emulandone i processi, i disegni e le strategie, per migliorare le attività e le tecnologie umane (ad es. i pannelli solari, ispirazione tratta dalle foglie, o il velcro, ispirazione tratta dai semi della bardana maggiore). Può essere applicata alla ricerca e allo sviluppo di prodotti e alle tecnologie come ai modelli organizzativi delle realtà associative e imprenditoriali. In quest’ultimo caso, è fonte di ispirazione per un cambiamento integrale.

Ispirandosi alla natura:
– la forma si adatta alla funzione
– si lavora in modo sinergico e co-creativo in un’ottica sistemica
– si ha una diversa comprensione delle cose
– l’ispirazione dalla natura viene tradotta in processi e strategie
– si utilizza il pensiero ecologico per la trasformazione radicale
– si riuniscono tecnologie in insiemi simbionti
– non si utilizzano gli organismi, bensì le loro “ricette”.

LA BIOMIMESI APPLICATA ALLE ASSOCIAZIONI: IL PENSIERO ECOLOGICO

L’applicazione della biomimesi alle associazioni umane è possibile partendo da una visione ecologica, per cui è necessario far propri alcuni concetti:
Ecosistema: Insieme degli organismi viventi che compongono un sistema delimitato naturalmente, dei fattori abiotici e delle complesse interazioni fra di loro.
Biodiversità: E’ la varietà di organismi viventi presenti in un ecosistema. Gli ecosistemi a più alta biodiversità sono i più complessi e ricchi, e quindi i più adattabili ai cambiamenti.
Dinamica degli ecosistemi: alla fase evolutiva iniziale, a forte consumo energetico perché in continuo cambiamento, segue il raggiungimento di uno stadio di equilibrio dinamico detto Climax, che il sistema è in grado di mantenere per un periodo di tempo indeterminato (concetto di sostenibilità). L’evoluzione naturale degli ecosistemi infatti non è infinita ma arriva ad uno stadio culmine quando le condizioni ambientali (climatiche, geomorfologiche, biotiche ecc…) non consentono ulteriori cambiamenti.
Resilienza: La velocità di un ecosistema nel ripristinare un equilibrio dinamico a seguito di un evento di disturbo è la sua resilienza. Nei sistemi resilienti il nuovo equilibrio ritrovato è tanto più prossimo al precedente quanto maggiore è la loro biodiversità. In caso di biodiversità ridotta si possono ricreare equilibri ancor più semplificati o arrivare al degradano degrado fino al definitivo annullamento. Quelli a rischio sono quindi gli ecosistemi più semplificati, a più bassa biodiversità (biodiversità e resilienza sono direttamente proporzionali) e in cui l’evento è stato così stressante da causarne la fine.
Sinergia: Quando gli organismi viventi operano in sinergia (esempio della simbiosi mutualistica) il sistema si evolve e raggiunge un equilibrio ottimale più velocemente, altrimenti (come nel caso della competizione) il raggiungimento dell’equilibrio è più graduale se non assente.
Eterarchia: in Natura ogni individuo è in grado di svolgere le sue funzioni specializzate in maniera ottimale, indipendente e funzionale al sistema di appartenenza.

TRASPOSIZIONE

In questo periodo storico in cui la connessione fra persone è possibile a livello mondiale, si è raggiunta la consapevolezza di far parte di più sistemi a biodiversità crescente e di essere noi stessi sistemi ad elevata complessità in risonanza con altri (visione sistemica o olistica). Siamo ad un punto di contatto in cui ciò che in culture millenarie è sempre stato evidente ha avuto un riscontro nella nostra società tecnologicamente avanzata.
Le associazioni che si ispirano alla natura, come il gruppo co-creatore dell’Asilo nel Bosco del Casentino, sono composte da persone che cercano di creare in breve tempo le condizioni ottimali per avere un’elevata biodiversità, sinergia, sostenibilità e resilienza del sistema di appartenenza, che deve rimanere aperto, nella consapevolezza che ogni sistema è in stretta connessione con gli altri. Le energie del gruppo sono impiegate per creare una comunità Climax, in sinergia con altri sistemi in risonanza, lasciando estinguere i modelli non sostenibili e non resilienti. Sono gruppi che cercano volontariamente la complessità e l’eterarchia, e traggono molto giovamento dalla facilitazione per catalizzare i processi. L’evoluzione dei progetti è prevedibile ma non lineare, e il lasciar fluire ha lo stesso peso del fare..

La combinazione fra Biomimesi e Facilitazione che il gruppo sta sperimentando (ad esempio con l’uso della spirale biomimetica e di altre strategie) è una modalità di lavoro molto innovativa perché associa crescita individuale e collettiva.

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