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Spegnete i cellulari e allacciate gli scarponi, il tour comincia con il primo passo a piedi.
Il concetto di viaggio della “Cooperativa Walden Viaggi a piedi” recupera la sua originaria purezza e diventa un momento di scoperta non solo dei luoghi ma anche di noi stessi e degli altri. Il ritmo lento e rilassato degli spostamenti e la natura selvaggia che caratterizza la maggior parte degli itinerari scelti, sono diventati per molti uno stimolo di cambiamento inaspettato.
“Walden ovvero vita nei boschi”, è il titolo del resoconto dell’avventura di David Thoreau che ha ispirato il nome della cooperativa e ne esemplifica i principi fondanti. L’autore visse infatti per oltre due anni in una capanna auto-costruita nei pressi del lago Walden, cercando un rapporto intimo con la Natura per ritrovare se stesso, sfuggendo ad una società che non rispondeva più ad alcun valore se non a quelli dell’utile e del profitto.
La filosofia della cooperativa Walden è quella di una struttura no-profit, basata sulla gioia del contatto con la natura, le relazioni umane e la sostenibilità, a cominciare dalle strutture di accoglienza. Normalmente sono di piccole dimensioni e gestite dagli abitanti del luogo.
“Facciamo parte dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile – spiega Luigi Lazzarini, presidente e co-fondatore della cooperativa – per questo crediamo che i soldi spesi sul territorio debbano rimanere sul territorio”. L’organizzazione dei tour è molto semplice: è possibile prenotare on-line il viaggio a cui si intende partecipare e poi recarsi il giorno dell’appuntamento nel punto di ritrovo prestabilito. “Normalmente sono luoghi facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici – aggiunge il presidente – e quando si tratta di mete più lontane, il viaggiatore può decidere se organizzarsi da solo o rivolgersi alla cooperativa Viaggi Solidali di Torino, nostra partner”.
“Chi comincia a viaggiare a piedi non smette più”, sintetizza scherzando Luigi. Non solo perché le vite che conduciamo ci riempiono sempre più di stress, ma anche perché viaggiare a piedi può diventare un momento di riflessione e di confronto su scelte e stili di vita. Non significa partecipare ad un’escursione (una lunga camminata che fa comunque bene al fisico e alla mente!). Si tratta di compiere un vero e proprio viaggio – di minimo 4 o 5 giorni – in cui lasciamo a casa tutto quello che abbiamo normalmente: televisione, automobile, computer. Messi faccia a faccia con se stessi, è più facile chiedersi cosa ci fa stare bene veramente.
Tra le proposte della Walden c’è anche quella di disconnettere il cellulare durante la vacanza, per assaporare davvero i luoghi e le persone che si incontrano durante il cammino. “Questo contesto crea i presupposti per la creazione di una dimensione relazionale intima – spiega Luigi, storico camminatore e guida della Walden – non soltanto con i compagni di viaggio ma anche con gli abitanti dei luoghi che vengono visitati lungo il percorso”. Il gruppo diventa così uno spazio di confronto e contaminazione reciproca, dove la comune sensibilità ha tutto lo spazio per emergere.
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