Edizero: l'azienda sarda di Daniela Ducato tra le prime 10 eccellenze tecnologiche al mondo
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Conoscerete di certo Daniela Ducato. Uno degli esempi più virtuosi e straordinari dell’Italia Che Cambia. Daniel Tarozzi, nel suo viaggio in camper, l’ha incontrata e all’interno del nostro giornale abbiamo avuto più volte piacere di raccontare la sua storia che consigliamo di leggere a chi ancora non la conoscesse.
Certo, come spesso accade, le nostre eccellenze fanno più rumore all’estero che nel nostro paese, nel quale hanno tendenzialmente più difficoltà ad emergere. Se pensiamo che la sua attività nasce e si sviluppa in Sardegna, terra tipicamente considerata poco innovativa e arretrata, forse tutto ciò ci sorprende ancora di più. Un’isola, invece, ricca di menti eccelse e realtà incredibili come quella del Sardex, della quale hanno scritto anche sulle pagine del Financial Times.
Tornando a Daniela, vi comunichiamo che Edizero, la sua azienda produttrice di biomateriali realizzati esclusivamente con surplus ed eccedenze vegetali, animali e minerali è stata scelta tra le venti imprese apripista dell’ultimo decennio. Inoltre è entrata nella top ten delle eccellenze tecnologiche mondiali.
Il premio è stato consegnato a Delhi nel corso del World Economic Forum (WEF), il forum mondiale dell’economia e della parità di genere. Pensate che tale evento ha richiamato oltre duemila associazioni, imprese, organizzazioni da più di 108 paesi.
Il premio “Icon Innovative Trailblazers Of The Decade” è stato assegnato alle aziende che sono state in grado di realizzare piccole rivoluzioni nei diversi settori produttivi, meritevoli così di essere considerate apripista dell’ultimo decennio.
A tale importante riconoscimento si è aggiunto quello come “Leaders in the world Of Technology & Innovation” per alcuni prodotti della sua filiera come Edimare, isolante termico in lana con la più elevata inerzia termica al mondo e Edilatte, intonaci e altri materiali in grado di ridurre la nostra dipendenza da fonti fossili, eliminare i derivati petrolchimici e limitare l’uso di ingredienti consumatori di suolo, di cibo, di acqua e di paesaggio.
Ancora un grosso complimento a Daniela Ducato e alla sua realtà di Guspini in Sardegna. Non vediamo l’ora di comunicare il prossimo meritato riconoscimento, magari questa volta in terra italiana.
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