“Questa è una vecchia amicizia”: uniti per l'adozione di cani e gatti adulti
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Si chiama “Questa è una vecchia amicizia” l’iniziativa voluta dalla Lega Antivivisezione (LAV) e dai sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL, che si presenta come una campagna estremamente virtuosa poiché si prefigge l’obiettivo di dare una nuova casa agli animali adulti o anziani difficilmente adottabili a causa dell’età avanzata, di migliorare la vita delle persone che apriranno i cuori e le porte delle loro case per accoglierli, alleggerendo notevolmente i costi del randagismo, problema sensibilmente diffuso nel nostro paese.
I dati parlano chiaro: sono vittime di questo fenomeno ancora 80.000 gatti e 50.000 cani che rischiano di morire di stenti, per avvelenamento, investiti o subire abusi e maltrattamenti, ridotti spesso come “relitti” dalla cattiveria umana. Gli animali rinchiusi nei canili e gattili (si stima siano 130.000 solo in Italia), pur avendo la “garanzia” di ricevere almeno un pasto al giorno, qualche ora d’aria a settimana, carezze e cure da parte dei volontari che dedicano loro la vita, non sono altro che esseri reclusi in spazi angusti, spesso troppo affollati o isolati, che vivono la detenzione come una condizione di sofferenza assoluta.
Tanti i cani e i gatti che passano un’intera esistenza dentro una gabbia senza avere mai la possibilità di correre su un prato, socializzare con i propri simili, correre dietro una palla o un bastone lanciato dal proprio compagno umano, senza una cuccia calda dove raggomitolarsi nelle fredde e uggiose giornate invernali. E quando arriva il triste momento – o l’agognata liberazione -, nessuno è lì, accanto a loro, a regalargli amore e gratitudine negli ultimi istanti di vita. Si spengono da soli dentro l’asettico box di un canile.
Le adozioni salvano vite, gli garantiscono – la maggior parte delle volte – un mondo felice, li sottraggono a un destino di pericoli, solitudine, paura, noia e tristezza. Diverse ricerche hanno dimostrato che gli animali provano le nostre stesse emozioni; uno studio, realizzato da ricercatori dell’Università di Emory, Atlanta, ha documentato, per esempio, che i cani possono provare emozioni simili a quelle dei bambini, possedendo la loro stessa sensibilità.
Adottare un animale ha un doppio valore, che ne siamo consapevoli o meno: salvandolo, salviamo noi stessi, facendoci un enorme regalo. La sua presenza ci ricopre di emozioni, arricchendo indubbiamente la nostra vita; numerosi studi hanno provato che possono addirittura migliorare la nostra salute fisica e psicologica. “Vivere con cani e gatti allevia la solitudine, scandisce le giornate, impone ritmi e impegni.
Ciò è particolarmente importante nel caso di persone anziane” dichiara la LAV. La principale motivazione che ha spinto i sindacati pensionati ad abbracciare e sostenere la campagna dell’associazione è la valenza sociale dell’iniziativa; un cane o un gatto in casa può essere di grande aiuto per gli anziani e i pensionati, che molto spesso vivono in condizioni di profonda difficoltà e solitudine, aiutandoli ad avere maggiore cura di se stessi e migliori relazioni sociali.
“Ogni età della vita è ricca di incontri, così, quando un uomo o una donna incrocia lo sguardo di un cane o di un gatto adulto può scoccare una scintilla che arricchirà di luce il cammino di entrambi. Sarà più sereno il percorso che faranno insieme e nessuno dei due sarà più solo. Avere la compagnia e l’amicizia di un amico “pelosetto” ci aiuterà a sconfiggere la solitudine e ci farà ritrovare la gioia della condivisione. Sono questi i motivi che hanno spinto la Federazione Nazionale della CISL Pensionati a condividere e sostenere la campagna, perché attraverso un gesto d’amore si possa attraversare il tempo con la leggerezza di un cuore sempre “giovane” che sa dare e ricevere un affetto profondo” dichiara Patrizia Volponi, Segretario nazionale FNP CISL.
Gli adottanti che aderiranno a questa campagna avranno tutto il supporto necessario nella “scelta” del cane o gatto più adatto, il trasporto gratuito dell’animale presso la nuova casa e l’assistenza di un educatore cinofilo per facilitare l’inserimento in famiglia, rimanendo a disposizione della persona e dell’animale, qualora in futuro dovessero averne bisogno.
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