FestaSaggia 2016: feste a misura di paesaggio!
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Avviare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane, concepite quali importanti momenti di socializzazione e scambio;
Stimolare atteggiamenti di sensibilità ecologica e di salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio;
Attivare percorsi concreti di coinvolgimento e sensibilizzazione degli organizzatori di feste paesane intorno agli obiettivi individuati proponendo anche momenti di riflessione e auto-miglioramento;
Valorizzare il lavoro del volontariato riscoprendo al contempo il senso comunitario della festa ed il valore dell’accoglienza mettendo al centro le specificità dei luoghi e dei suoi abitanti;
Promuovere una cultura della sostenibilità in tutte le sue forme;
Stimolare momenti di scambio e confronto tra le varie manifestazioni (intorno a piatti, prodotti e sapienze);
Mettere in atto azioni di promozione coordinata delle feste al fine di migliorarne la riconoscibilità e guidare i fruitori.
Solo alcuni dei grandi obiettivi di Festa Saggia che torna per il nono anno a indicare una nuova strada e una nuova concezione di “sagra”, offrendo l’occasione alle feste di paese di fare un salto di qualità e di divenire punti di riferimento virtuosi, orientando in modo sempre più consapevole le proprie scelte: dall’alimentazione all’impatto ambientale del cibo in tutto il suo ciclo di produzione e distribuzione.
Festa Saggia nasce da un’idea dell’Ecomuseo del Casentino e inizialmente era limitato alla valle del Casentino, questo approccio ha però destato interesse in associazioni e progetti che, condividendone le finalità, si sono uniti a questo percorso. Dallo scorso anno le feste sagge hanno coinvolto anche il versante romagnolo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, inserendo Festa Saggia tra le progettualità di Oltreterra, progetto sostenuto dal Parco e da Slow Food attraverso il coinvolgimento delle condotte di Forlì – Appennino Forlivese, del Casentino, e del Mugello e Levante Fiorentino e della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Festa Saggia sta diventando un marchio di qualità che desta interesse a livello nazionale, attraverso il quale promuovere buone pratiche, che dovrebbero divenire normale prassi, legate alla valorizzazione, promozione e tutela del paesaggio, dei prodotti e del patrimonio culturale e all’utilizzo di modalità virtuose di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti.
Il km0, i prodotti provenienti dal territorio sono alla base di questo percorso e per questo pochi giorni fa i promotori delle feste nominate “sagge” quest’anno hanno avuto un incontro con i produttori locali e il Biodistretto Casentino.
Per diventare Festa Saggia si partecipa infatti ad un bando e solo dopo la valutazione della commissione che esprime un punteggio analizzando il progetto e le scelte previste dal progetto, si può entrare a far parte del calendario Festa Saggia.
Le feste sagge quest’anno sono 19, ad aprire la stagione 2016, domenica 8 maggio la Festa delle erbe spontanee di Selvapiana nel comune di Bagno di Romagna. Una festa che ben rappresenta lo spirito dell’iniziativa: piatti a base di borragine, ortica e deliziose erbe spontanee che potranno essere scoperte e raccolte con un’escursione guidata organizzata dal Gruppo Micologico-Botanico Valle del Savio A.M.B. di Cesena.
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