7 Apr 2016

De Naturarum Magnificentia: mostra colletiva

Scritto da: Daniela Bartolini

Dal 10 aprile al 12 giugno la Galleria SanLorenzo Arte ospita la mostra colletiva dedicata alla magnificenza della Natura.

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La Galleria SanLorenzo Arte di Piazza Bordoni 4, a Poppi (AR), ospita “De Naturarum Magnificentia”, mostra collettiva a cura di Sara Lovari e Silvia Rossi,in collaborazione con ExpArt studio&gallery.

Espongono: Emiliano Aiello, Valentino Bruschi, Cristina Ciabatti, Martina D’Alessandro, Stefano D’Amico, Vincenzo Errico, Damiano Fasso, Jessica Marangon, Roberto Masi, Polina Ogiy, Alessandra Sempreboni, Karen Thomas, Adriano Tommasi, Andrea Vitali e Maria Vittoria Zoccai.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 20 con orario continuato.

Domenica 10 aprile, alle ore 17,30, aperitivo inaugurale per tutti i presenti con introduzione musicale a cura di Dimitri Milleri, giovane chitarrista casentinese, già in forza presso il Maggio Musicale Fiorentino.

Quindici artisti scelti da tutta Italia per interpretare il tema “De Naturarum Magnificentia”, la magnificenza della natura. Quindici sono dunque le nature proposte in questa collettiva, che presenta opere di formati e medium diversi: pittura, collage, grafica digitale, scultura, fotografia, legno, metallo, tela, carta, plexiglass.
Ogni autore è fortemente caratterizzato sia dallo stile sia dai materiali usati. I lavori stessi raccontano “una varietà poliedrica, una diversa visione di una tematica comune, ora sognante, ora bizzarra, ora fedele al vero e un secondo dopo completamente astratta”.
La suggestiva location della Galleria SanLorenzo Arte, all’ombra del Castello di Poppi, si accorda perfettamente con questo percorso che vuole essere una full immersion nella natura e nelle possibilità che essa offre.
Cosa ci può essere di più vario, infatti, della “natura” stessa? E ancora: cosa definisce questo termine? Un paesaggio? Un albero? Un colore? Un animale?” La mostra vuole offrire “diverse possibili risposte, senza che l’una escluda l’altra, creando anzi interessanti dialoghi e connessioni il cui intreccio assume la forma dell’intuizione pura”.

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