29 Mar 2016

MIPP: scienza e partecipazione popolare

Scritto da: Daniela Bartolini

"Monitoraggio degli insetti con partecipazione pubblica", un seminario giovedì 31 marzo dalle 15 a Badia Prataglia per parlare di "Citizen Science".

Salva nei preferiti

Il progetto Life MIPP “Monitoring of insects with public participation” del Corpo Forestale dello Stato sarà ospite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per un workshop intitolato “Citizen science… più di un database”.

Il MIPP ha lo scopo principale di sviluppare e testare metodi di monitoraggio per la valutazione dello stato di conservazione di specie di insetti, in particolare coleotteri. Attraverso un monitoraggio standardizzato, utilizzando osservazioni dirette, analisi genetiche e utilizzo di trappole, sarà possibile garantire la raccolta di dati confrontabili ed avere un quadro della presenza di questi insetti sul territorio. In Italia infatti non sono ancora disponibili protocolli ufficiali per il monitoraggio delle singole specie rendendo attualmente impossibile la valutazione dello stato di conservazione delle popolazioni conosciute. Mancanza alla quale il MIPP offre una risposta.

Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ e con la collaborazione dell’Università degli Studi Roma Tre, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Lombardia e del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura – ABP Firenze, coinvolge cinque aree di studio gestite dal Corpo Forestale dello Stato: la foresta di Tarvisio in provincia di Udine, la Riserva Naturale Orientata di Bosco Fontana in provincia di Mantova, l’area di Castel di Sangro (AQ), la Riserva Naturale “Bosco della Mesola” in provincia di Ferrara e le foreste casentinesi.

Nel workshop pubblico che si terrà giovedì 31 marzo , dalle ore 15 presso la Sala Convegni del Centro Visite del Parco in via Nazionale, 14/a a Badia Prataglia si parlerà di Citizen Science, termine che letteralmente significa “scienza dei cittadini” e con il quale si intende il coinvolgimento attivo dei cittadini nella ricerca scientifica. Il MIPP è infatti anche uno dei primi esempi coordinati a livello nazionale di scienza a partecipazione popolare in cui la raccolta dei dati, via web e tramite applicazione per smartphone, è basata su osservazioni effettuate da cittadini.
Il seminario ha lo scopo di illustrare l’importanza della Citizen Science per la raccolta di dati biologici, ma anche evidenziare altri effetti positivi. Per studiare alcuni fenomeni ecologici o naturali, come la distribuzione geografica delle specie o l’abbondanza delle popolazioni, è necessaria una grande quantità di dati che richiede un esteso sforzo di campionamento. Il supporto di volontari si rivela determinante per la buona riuscita o addirittura per la fattibilità stessa di questo tipo di studi. Il numero di dati che si possono ottenere tramite la partecipazione pubblica supera di gran lunga la capacità di lavoro di pochi ricercatori, permettendo così di ottenere risultati a scala geografica e temporale più ampia.
La Citizen Science aumenta anche la consapevolezza dei cittadini coinvolti verso le tematiche della conservazione. Nell’ambito del Life MIPP la partecipazione dei cittadini è stata fondamentale per segnalare 9 specie di insetti rari e protetti a livello europeo, tra cui 5 coleotteri saproxilici. Con l’occasione si farà il punto della situazione sui risultati ottenuti finora all’interno dell’area delle Foreste Casentinesi.
Al termine del seminario è prevista una visita al Museo Forestale “Carlo Siemoni” e al laboratorio entomologico del Centro Operativo Rete Nazionale Invertebrati (RIN) CORIN 1 gestiti dal Corpo Forestale dello Stato.

Relatori: S. Hardersen (CNBF Bosco Fontana, MN) e M. Bardiani (CREA-ABP, FI). Durata del seminario: 2 ore. Durata visita al museo e laboratorio: 1 ore.
Informazioni e contatti: Bardiani Marco (0376 295933, bardianimarco@gmail.com)

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Gli orsi sono pericolosi? I numeri dicono che la caccia uccide 220 volte di più
Gli orsi sono pericolosi? I numeri dicono che la caccia uccide 220 volte di più

Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1
Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1

I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram
I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Le società energetiche minacciano il Consiglio regionale – INMR Sardegna #53

|

Barbara e Beatrice, le sorelle che hanno trasformato l’hotel Luxor Veg in un albergo vegano

|

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

|

Felici da Matti: saponi ricavati da olio esausto per dare lavoro e creare un’economia etica – Calabria sarai Tu #4

|

L’agricoltura può contrastare lo spopolamento delle aree interne?

|

Sarotto Group: muri di riso, case a km0 e lotta al consumo di suolo

|

L’attivista Alham Hmaidan: “Per fermare il genocidio non basta riconoscere lo Stato di Palestina”

|

Rigeneration Green: educazione ambientale e attività fisica in natura per i più piccoli

string(9) "casentino"