Il Festival delle Culture “A Buenos Aires una volta”
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Un’associazione è fatta sopratutto di relazioni, di intrecci, di sinergie, di incontri che diventano occasioni per sviluppare insieme idee e talenti.
Anche lo spettacolo che andrà in scena domenica 27 marzo alle 21 a Romena, nasce così, dall’incontro di due soci de La Via dell’Albero uniti da interessi comuni, dal piacere di stare e creare insieme.
Carolina Oro e Giancarlo Corciulo sono infatti gli ideatori e registi di “A Buenos Aires una volta”, una commedia musicale, con una grande componente di intrattenimento, di musica e danza, ma anche un’opera per riflettere che nasce anche da un altro incontro, quello con i maestri Lorenzo Stella e Valentina Angelozzi di Tango Arezzo.
Da questo mix di ballerini e musicisti professionisti (in scena anche l’ensemble multietnico Quilombo Total), di musicisti e attori amatoriali nasce dunque l’idea di un racconto intorno all’affascinante mondo del tango. Tango inteso non solo come danza ma come cultura, intorno alla quale danzano le parole dei grandi poeti argentini, le storie di un “nostalgico saudoso”, il caos multietnico del porto di Buenos Aires.
Buenos Aires è il porto di arrivo di molte persone e culture, esempio reale di integrazione sociale, pur con i suoi problemi di diseguaglianza, disparità, caos. Le tante “anime singolari” di Borges qui si intrecciano.
“Le strade di Buenos Aires
sono già le mie viscere.
Non le avide strade
scomode di folla e di trambusto,
ma le strade svogliate del quartiere,
quasi invisibili per l’abitudine
intenerite da penombra e da tramonto
e quelle più fuori
prive di alberi pietosi
dove austere casette si avventurano appena,
oppresse da immortali distanze,
a perdersi nella profonda visione
di cielo e pianura.
Sono per il solitario una promessa
perché migliaia di anime singolari le popolano,
uniche davanti a Dio e nel tempo
e senza dubbio preziose.
Verso l’Ovest, il Nord e il Sud
si sono dispiegate – e sono anche la patria –
spero che nei versi che traccio
ci siano quelle bandiere. “
Jean Louis Borges, Le strade
In “A Buenos Aires una volta” ognuno porta in scena la sua diversità: Carolina la sua anima argentina, Simon che viene dal Marocco la lingua e la musica araba, e la parte italiana di questa compagnia fatta di appassionati di musica e letteratura dal mondo, il proprio sguardo leggero su come avvicinarsi all’altro e creare integrazione.
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