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Quanti disastri ambientali dovranno ancora accadere prima di dire addio al petrolio? L’ultimo, in ordine di tempo, è quello avvenuto qualche settimana fa in Perù dove due grosse fuoriuscite di petrolio stanno contaminando il fiume Marañon, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni, importante fonte di cibo per le popolazioni locali. L’oleodotto della compagnia petrolifera di stato Petroperu è stato danneggiato da una frana, come riferito dalla stessa società.
Pesci, piante e fiumi sono coperte da macchie nere e la fuoriuscita di petrolio ha danneggiato anche le vicine colture di cacao. Molte persone da giorni sono a lavoro per ripulire la zona, mentre una Una commissione dell’Agenzia per la valutazione ambientale e l’applicazione (OEFA) sta indagando sull’impatto ambientale dell’incidente.
La prima fuoriuscita è avvenuta il 25 gennaio nella provincia di Bagua Amazonas, a pochi km da un torrente che alimenta il fiume Marañon. La seconda fuoriuscita dalla stessa conduttura è avvenuta il 3 febbraio nella provincia di Datem del Marañon, nel vicino stato di Loreto.
Il rappresentante dei popoli indigeni Kukama Kukamiria, Alfonso Lopez Tejada ha affermato che “ci sono le condizioni per dichiarare una situazione di emergenza ambientale nel bacino del Maranon confinante con la nostra riserva naturale”.
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