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L’idea di un ecovillaggio in Vallesanta, la Valle nel Comune di Chiusi della Verna, su cui si affaccia il Monte della Verna, arriva da lontano.
Questa valle che, come molte zone montane, ha vissuto lo spopolamento verso le città dagli anni ’50 in poi, ha visto negli ultimi anni l’arrivo di nuovi abitanti. Abitanti che hanno portato attività, fermento e vitalità in queste zone considerate svantaggiate per la difficoltà nella mobilità e la carenza di servizi. Questi nuovi arrivi, integrandosi con la popolazione esistente, hanno reso possibile la nascita di nuovi progetti e la salvaguardia di presidi importanti come la scuola dell’infanzia e la scuola primaria nella frazione di Corezzo, sempre a rischio chiusura a causa della bassa natalità.
L’amore per un territorio non si acquisisce per nascita. Così alcuni nuovi abitanti hanno iniziato a sviluppare un progetto per ripopolare questa zona, per farlo in modo sostenibile, ecologico, nel rispetto dei luoghi e della natura che li circondano. Pensando anche a creare le condizioni che potessero motivare le persone a questa scelta: vivere in un territorio dall’alto valore ambientale e paesaggistico, una qualità della vita e un benessere ormai raro nei centri urbani, la partecipazione ad un progetto ecologico e sociale condiviso, un futuro sostenibile a misura di famiglie e bambini. Un futuro reso possibile grazie alla collaborazione degli enti locali, dell’amministrazione comunale e della Pro Loco, che hanno avviato un percorso di valorizzazione culturale di questo territorio.
Sono passati quasi tre anni da quando il gruppo si è dato uno statuto, un regolamento e la forma di Società Cooperativa “CantieriRibelli” per poter partecipare al bando della Regione Toscana per la realizzazione di misure sperimentali di edilizia residenziale pubblica, relativi ad alloggi realizzati con caratteristiche di sostenibilità ambientale e che favoriscano le relazioni umane e sociali.
Il progetto ha avuto alti e bassi, molte famiglie hanno scelto di trasferirsi in loco per partecipare al progetto di creazione dell’ecovillaggio. Il bando regionale sembrava vinto e poi ad agosto dell’anno scorso la notizia che il finanziamento non sarebbe arrivato. A ribaltare la situazione è arrivata poi improvvisa, solo pochi giorni fa, la comunicazione dell’assegnazione del contributo regionale di 180.000 euro. Contributo a fondo perduto per i nuclei residenti che rispettano i requisiti previsti dal bando.
E’ arrivato dunque il momento di condividere di nuovo il progetto con la popolazione della valle e con chiunque fosse interessato a partecipare. Sabato 20 febbraio alle ore 16.00, presso la struttura mercatale di Corezzo, il comitato promotore dell’ecovillaggio ha organizzato un incontro pubblico, anche con l’intento di trovare nuove adesioni.
Il comitato ha già acquisito la proprietà di un terreno edificabile ed è stato già depositato in comune un progetto preliminare che permette la realizzazione di 1000 mq di edifici. I lavori per la realizzazione delle prime otto unità abitative dovrà iniziare entro sei mesi per poter accedere al contributo regionale.
“L’ecovillaggio vuole essere un luogo dove sperimentare un nuovo approccio alla ruralità, in cui l’incontro fra tradizione e condivisione delle esperienze generi innovazione, cultura, tecnologia, promozione dell’economia locale. Una valle con la quale praticare un rapporto attivo, in cui vivere con più semplicità, consumando meno, utilizzando la tecnologia consapevolmente, senza per questo rinunciare all’agio e al nuovo. Desideriamo vivere il lusso della natura assecondando i bisogni primari e raggiungendo un equilibrio armonico con il luogo per ottenere l’indispensabile. Riconosciamo quanto la cultura, la bellezza, la socialità e la sperimentazione siano bisogni primari. Crediamo che fare le cose insieme permetta di farle meglio. Insieme condividiamo il terreno su cui sorgerà il villaggio e le risorse che esso ci concede. Insieme ci prendiamo cura del rapporto con il territorio ed i suoi abitanti. Insieme lavoriamo ad un progetto e alla sua realizzazione pratica: l’autocostruzione del nostro spazio di vita dove ognuno potrà decidere autonomamente di condividere con altri risorse, competenze o oggetti materiali.” Questi sono solo alcuni dei principi che ispirano questo progetto e che nell’incontro di sabato sarà possibile conoscere e approfondire.
A chi vorrà unirsi al progetto si chiede di condividere in modo propositivo le attività della vallata e di interagire in modo positivo con le persone che ne fanno parte, aprendosi alla comunità che li accoglierà. In una comunità, ciò che diamo di positivo ci torna amplificato. Vivere nel villaggio significherà partecipare ad un percorso co-creativo e di costruzione di fiducia reciproca, ad un viaggio per sperimentare un nuovo stile di vita.
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