“Aggiungi un nonno a tavola”: perché adottare un cane anziano
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Nella nostra vita, prima o poi, facciamo entrare un cane, perché ci sentiamo pronti per condividere il nostro tempo e spazio con lui, perché sono i bambini a richiederlo o semplicemente perché rimasti soli per i più svariati motivi, il ticchettio del tempo che scorre assume un altro ritmo se vicino a noi c’è un compagno a quattro zampe. E quando arriva il desiderio di accoglierlo in casa, il primo passo da fare è quello di recarsi presso un canile. Mai acquistare un cane o un altro animale in un negozio, in un allevamento o da privati: la loro vita non ha prezzo!
Acquistare un animale significa negare la possibilità a un altro di uscire dall’infinita prigionia del canile. Arrivati a destinazione non sarà facile “scegliere”: dalle gabbie tanti occhietti spenti e tristi si illumineranno ogni volta che ci avvicineremo alle sbarre fino a quando lo sguardo di uno di loro catturerà la nostra attenzione, diventando un membro della nostra famiglia a tutti gli effetti. Sarà inevitabile, dopo aver fatto la “scelta”, uscire da quel luogo senza essere posseduti da sentimenti contrastanti: gioia e tristezza, serenità e rabbia, felicità e angoscia. Abbiamo, finalmente, tra le nostre braccia il cucciolo desiderato e, allo stesso tempo, siamo costretti a voltare le spalle a tutti gli altri cani, che persa la speranza, torneranno a raggomitolarsi tra vecchie coperte, in attesa di…
Se per i cani cuccioli è decisamente più facile, perché è noto che i piccoli di qualsiasi specie riescono a intenerire e strappare sorrisi anche ai cuori più ostici, per i cani anziani con baffi e sopracciglia bianche, qualche dente sparso nella bocca, gli arti tremanti e stanchi, lo sguardo triste e malinconico, il pelo arruffato e opaco, è assai difficile avere qualche speranza di uscire dal quel luogo chiamato canile, che ha segnato i loro occhi, i loro corpi e il loro carattere.
Eppure i cani anziani possono darci tanto e meritano davvero di passare gli ultimi anni della loro vita coccolati da una famiglia, di dormire su una cuccia soffice e calda che possa fargli dimenticare gli anni passati sul cemento umido e freddo. Un cucciolo non è meno esigente di un cane anziano, anzi, e, con le dovute attenzioni e accortezze, anche quest’ultimo potrà vivere felice gli ultimi anni della sua vita, regalandoci sguardi e gesti di assoluta gratitudine. Il velo bianco sceso sulle sue palpebre non riuscirà a celare l’amore che traspare dall’immensità dei suoi occhi così come il poco equilibrio e la stanchezza non fermeranno la sua coda scodinzolante tra gli arti traballanti ogni volta che torneremo a casa.
Se vogliamo davvero fare un gesto nobile, adottiamo un cane anziano. Ci sono addirittura siti specializzati oppure eventi o campagne ad essi dedicate. Da dicembre, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, in collaborazione con SANYpet-Forza 10, ha lanciato per il terzo anno consecutivo: “Aggiungi un nonno a tavola”. Ogni persona ritenuta idonea che adotterà, entro gennaio, un animale in età avanzata (a partire dai sette anni in su) da uno dei rifugi gestiti dall’associazione, riceverà fornitura di cibo, a vita, dall’azienda produttrice di mangimi per animali. Un aiuto concreto e prezioso che potrebbe incentivare la richiesta dei nonnini, difficilmente adottabili, ma capaci ancora di riservarci un mondo di affetto.
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