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Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha ottenuto lunedì, con una cerimonia ufficiale presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, l’importante riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
La CETS è uno strumento metodologico ed un percorso di certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. L’elemento centrale della CETS è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nelle aree protette a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Quindi non solo tutela della natura ma anche promozione del territorio. Una buona pratica già sperimentata con successo da oltre 120 Aree Protette in Europa.
Nel 2014 il Parco Nazionale si è candidato per il conseguimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette e durante lo scorso anno ha preso avvio un percorso in cui il Parco, insieme agli Enti e ai vari soggetti che operano nel territorio dell’area protetta, ha steso un Piano di Azione, Strategie ed Impegni degli attori locali 2015 – 2019.
La CETS è coordinata da EUROPARC Federation, che, col supporto delle sezioni nazionali della federazione (come Federparchi-Europarc Italia), gestisce la procedura di conferimento della Carta alle aree protette e coordina la rete delle aree certificate.
Dopo quasi due anni di lavoro preparatorio, con Apt Servizi Emilia Romagna e Federparchi, il comitato di valutazione della Segreteria di Europarc, che ha inviato un verificatore nel giugno scorso, ha ufficializzato l’esito positivo della candidatura del Parco alla CETS, il più importante riconoscimento per il turismo di natura nelle aree protette europee.
Durante il percorso di candidatura, nei tavoli di lavoro organizzati nel versante romagnolo e in quello toscano, sono state prodotte 67 schede/progetto di azioni finalizzate allo sviluppo del turismo sostenibile, che hanno visto il coinvolgimento di oltre 100 soggetti.
Tutte le 67 azioni hanno soddisfatto il criterio generale di idoneità per la CETS. In particolare, 11 di queste sono state presentate direttamente dal Parco e le altre da stakeholders pubblici e privati, dimostrando un alto livello di efficienza e coinvolgimento nel processo di attuazione della Carta.
Il rapporto di Europarc ha sottolineato che il territorio del Parco nazionale era già dotato di servizi eccellenti, come l’efficiente rete di sentieri e punti informativi, una vasta scelta di attività e programmi e molte offerte culturali, storiche e naturali, tra cui foreste incontaminate e meravigliosi monasteri. Quello di cui il territorio aveva bisogno era un approccio logico e armonioso su come queste attività potessero essere meglio coordinate.
L’11 dicembre riprendono i lavori con il Forum che si terrà a Stia, al quale parteciperanno tutti i soggetti aderenti, per riattivare i tavoli di lavoro per agevolare la realizzazione delle azioni previste nelle schede presentate. Perseguire uno sviluppo turistico così concepito rende necessaria la riflessione di tutte le forze del territorio ed un rafforzamento di tutte le interazioni positive fra la funzione di protezione della natura e le attività turistiche.
Il percorso, quindi, è naturalmente volto al rafforzamento della coesione tra il Parco Nazionale, i singoli comuni ed i diversi settori economici e sociali del territorio.
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