Seguici su:
L’accordo contro il cambiamento climatico non arriverà prima di sabato. Alla COP21 di Parigi non è bastata una nuova notte di negoziati per superare gli ostacoli. Restano diversi punti chiave ancora in sospeso, ma non è escluso un accordo storico che introduca il limite massimo di riscaldamento del pianeta entro gli 1,5 ° gradi al di sopra dei livelli pre-industriali.
Nella serata di ieri è arrivata intanto la nuova bozza di accordo. Non sembra esserci ancora nessuna soluzione definitiva sui tre temi critici: “differenziazione, finanziamenti, ambizione”. C’è invece un’intesa sull’Articolo 2, quello che fissa la soglia di aumento della temperatura rispetto all’età pre-industriale: una formulazione intermedia, che parla di restare “ben al di sotto dei 2 gradi”, ma sforzandosi di restare anche sotto quota 1,5, per ridurre “rischi e impatti del cambiamento climatico”.
È stata anche fissata al 2023 la data della prima revisione degli impegni nazionali. Rimangono tuttavia tante parentesi, per esempio, sulla definizione del finanziamento climatico, e due opzioni aperte sul sistema di ‘loss and damages’, ovvero le compensazioni per i danni irreversibili e le migrazioni forzate.
Intorno alla COP21 cresce la pressione perché si giunga ad un’intesa significativa. Per tutta la giornata di ieri, le Ong hanno moltiplicato i loro appelli all’ambizione e al riconoscimento dei bisogni dei Paesi più vulnerabili.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento
Articoli simili
![Ultima Generazione e la crisi ambientale: ecco perché è giusto sostenere chi fa attivismo per il clima](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/ultima-generazione4-305x207.jpg)
Ultima Generazione e la crisi ambientale: ecco perché è giusto sostenere chi fa attivismo per il clima
![Change!, la mostra che parla di Po, siccità e crisi climatica](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/change1-305x207.jpg)
Change!, la mostra che parla di Po, siccità e crisi climatica
![Consumi idrici: Italia ai primi posti in Europa per usi agricoli, industriali e domestici](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/tap-791172_1280-305x207.jpg)