11 Dic 2015

COP 21: accordo rimandato a domani

Scritto da: Redazione

Il progetto di accordo conclusivo sul clima non sarà presentato stasera, come annunciato ieri alla COP21, ma domani mattina.

Salva nei preferiti

L’accordo contro il cambiamento climatico non arriverà prima di sabato. Alla COP21 di Parigi non è bastata una nuova notte di negoziati per superare gli ostacoli. Restano diversi punti chiave ancora in sospeso, ma non è escluso un accordo storico che introduca il limite massimo di riscaldamento del pianeta entro gli 1,5 ° gradi al di sopra dei livelli pre-industriali.

 

Climate-Change-Con_3523636b

Nella serata di ieri è arrivata intanto la nuova bozza di accordo. Non sembra esserci ancora nessuna soluzione definitiva sui tre temi critici: “differenziazione, finanziamenti, ambizione”. C’è invece un’intesa sull’Articolo 2, quello che fissa la soglia di aumento della temperatura rispetto all’età pre-industriale: una formulazione intermedia, che parla di restare “ben al di sotto dei 2 gradi”, ma sforzandosi di restare anche sotto quota 1,5, per ridurre “rischi e impatti del cambiamento climatico”.

 

È stata anche fissata al 2023 la data della prima revisione degli impegni nazionali. Rimangono tuttavia tante parentesi, per esempio, sulla definizione del finanziamento climatico, e due opzioni aperte sul sistema di ‘loss and damages’, ovvero le compensazioni per i danni irreversibili e le migrazioni forzate.

 

Intorno alla COP21 cresce la pressione perché si giunga ad un’intesa significativa. Per tutta la giornata di ieri, le Ong hanno moltiplicato i loro appelli all’ambizione e al riconoscimento dei bisogni dei Paesi più vulnerabili.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Ultima Generazione e la crisi ambientale: ecco perché è giusto sostenere chi fa attivismo per il clima
Ultima Generazione e la crisi ambientale: ecco perché è giusto sostenere chi fa attivismo per il clima

Change!, la mostra che parla di Po, siccità e crisi climatica
Change!, la mostra che parla di Po, siccità e crisi climatica

Consumi idrici: Italia ai primi posti in Europa per usi agricoli, industriali e domestici
Consumi idrici: Italia ai primi posti in Europa per usi agricoli, industriali e domestici

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il punto sull’energia e poi crescita delle imprese, siccità e incendi – INMR Sardegna #40

|

Dalla parte della legalità: la missione di Cives inter pares e il suo impegno per i cittadini alla pari

|

Overtourism, quando il turismo smette di essere viaggio e diventa scorciatoia

|

Come costruire un’Europa più equa e coesa

|

Siccità in Sicilia, la gestione della rete idrica tra irregolarità e lavori mai realizzati

|

Parco Don Bosco di Bologna, Prospettive Vegetali scende in campo per tutelarlo

|

È partito il Sarvego Festival 2024: storie, libri e illustrazioni per piccoli e grandi in Val Borbera

|

Falco della Regina, Grifone e Tonno rosso: la speculazione energetica è un pericolo per la biodiversità della Sardegna

string(9) "nazionale"