18 Dic 2015

CHIRecupero: un convegno per salvare i pipistrelli

Scritto da: Tamara Mastroiaco

Siamo amanti dei piccoli mammiferi alati? Vogliamo prenderci cura di loro? Il convegno CHIRecupero fa al caso nostro! Due giornate dedicate ai pipistrelli per imparare a recuperali e riabilitarli, diventando volontari a servizio degli animali più bistrattati dagli esseri umani.

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Il 27 e 28 febbraio a Sasso Marconi presso il Borgo di Colle Ameno si terrà il primo convegno  italiano dedicato al recupero e alla riabilitazione dei chirotteri, organizzato da diverse realtà: Centro Naturalistico e Archeologico Appennino Pistoiese, Itinerari Società Cooperativa, Tutela Pipistrelli onlus, Centro Tutela Fauna Monte Adone, Quelli della Notte associazione, in collaborazione con la Regione Lazio – Agenzia Regionale Parchi e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

 

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Sebbene da anni si parli di quanto questi animali siano in serio pericolo a causa della distruzione, alterazione e cancellazione dei loro ambienti naturali, dell’uso indiscriminato dei pesticidi e dell’impiego di sostanze chimiche antifungine che rendono inutilizzabili i loro luoghi preferiti, i pipistrelli sono ancora poco amati dalle persone. I mammiferi dalle mani alate, nell’immaginario collettivo, sono figure inquietanti legate al mondo della notte e alle festività occulte ad essa collegate, portandosi appresso falsi miti e superstizioni assurde.

 

Solo tre specie, i cosiddetti “pipistrelli vampiro”, che vivono nei paesi del Centro e del Sud America,  si nutrono di sangue attraverso dei tagli che praticano sulla pelle di altri animali; i chirotteri presenti sul nostro territorio sono frugivori o al massimo carnivori, ossia mangiano piccoli mammiferi come rane, pesci o uccelli. Possiamo provare a mettere da parte, dunque, le nostre stupide credenze popolari, ancora molto diffuse in Occidente, e provare ad apprezzarli per la loro unicità e bellezza? Possiamo, inoltre,  immaginare quanto questi animali siano importanti per il nostro ecosistema?

 

Succhiando il nettare delle piante, i piccoli mammiferi contribuiscono a impollinarle; disperdendo la loro polpa e i semi, garantiscono la vita a molte specie di piante che, senza il loro lavoro di “giardinaggio”, in poco tempo sarebbero a rischio di estinzione. Una ragione in più per amarli e difenderli con le unghie da coloro che si permettono di distruggere le poche colonie ancora esistenti, sterminandole senza pietà. Ricordiamoci che, se disgraziatamente qualche maldestro pipistrellino entra nella nostra casa, lo fa per puro errore e non perché vuole terrorizzarci con la sua presenza. Non serve spaventarlo ancora di più di quanto non lo sia già con le nostre grida e, soprattutto, non serve impugnare una scopa! Apriamo, invece, tutte le finestre, spegniamo la luce e vedremo che, non appena si sarà tranquillizzato, troverà la via di uscita e lascerà spontaneamente la nostra abitazione.

 

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I pipistrelli sono davvero esserini delicati, quindi, se vogliamo veramente aiutarli non dobbiamo improvvisare o sperimentare ma conoscerli e sapere cosa fare in caso di emergenza. Il convegno “CHIRecupero”, dunque, fa davvero al caso nostro! E l’obiettivo di questo evento è proprio questo: diffondere e aggiornare le corrette tecniche di recupero e riabilitazione di individui feriti o in difficoltà, ricoverati nei centri di recupero per animali selvatici sino al momento della guarigione e della rimessa in libertà. Gli argomenti che i relatori tratteranno durante questi due giorni riguardano: aspetti legislativi e sanitari, allevamento degli orfani, cure delle patologie più frequenti, criteri per la liberazione e gestione degli irrecuperabili. E sì, ci sono, purtroppo, degli esemplari inguaribili che dovranno essere per sempre accuditi in appositi rifugi, come quello gestito da Tutela Pipistrelli onlus, che potrete visitare virtualmente in questa puntata di Big Yellow Taxi.

 

Durante il convegno sarà presente anche una mostra fotografica tematica allestita nei locali della location grazie al contributo di fotografi naturalisti. “Questo incontro permetterà di mettere in contatto e condividere esperienze acquisite da esperti e appassionati, che mai fino ad ora, hanno avuto la possibilità di un confronto, su scala nazionale, sulle metodologie utilizzate. Obiettivo specifico del convegno sarà quello di proporre la prima bozza di linee guida nazionali per il recupero dei chirotteri” dichiarano i membri del comitato organizzativo e scientifico. Tutti i partecipanti possono inviare il proprio contributo entro il 20 dicembre. Per maggiori informazioni  sulle modalità di partecipazione e sull’iscrizione al Convegno, vi invito a visitare questa pagina dedicata all’evento

 

 

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