9 Nov 2015

EcoMuseo: per ICOM una buona pratica nazionale

Scritto da: Daniela Bartolini

“Una valle in cammino – Il paesaggio della Vallesanta: percorsi tra memoria, didattica e fruizione turistica" tra le otto buone pratiche nazionali selezionate dal Consiglio Internazionale dei Musei.

Salva nei preferiti

L’EcoMuseo del Casentino è un progetto promosso e coordinato dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino per promuovere la conoscenza, l’interpretazione e la valorizzazione del patrimonio culturale locale nelle sue espressioni materiali ed immateriali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. L’EcoMuseo è una rete di spazi espositivi, testimonianze ed esperienze culturali diffuse nella valle a stretto contatto con le comunita locali. Quindici “antenne” nel territorio che portano avanti il progetto coordinate dal centro servizio della rete ecomuseale di cui l’architetto Andrea Rossi è il responsabile.

Tra i numerosi percorsi attivati intorno alle varie antenne, quello nato in Vallesanta nel 2007 con la realizzazione della “Mappa di Comunità della Vallesanta” che ha portato alla costituzione dell’Ecomuseo, ha la sua particolarità nei suoi abitanti stessi. Questo territorio montano per anni soggetto all’esodo ha infatti visto negli ultimi anni l’arrivo di nuovi abitanti. L’EcoMuseo è quindi qui divenuto un modo per “costruire dei ponti” per mettere in relazione le vecchie generazioni e vecchi abitanti (con il significativo bagaglio di conoscenze a rischio di scomparsa) con le nuove e per creare occasioni di scambio e fiducia tra i nuovi ed i vecchi residenti.

Proprio uno dei progetti nati all’interno dell’EcoMuseo della Vallesanta riceve oggi un importante riconoscimento. L’ICOM Italia (International Council of Museums) in vista dell’incontro internazionale di Milano 2016 sul tema “Musei e Paesaggi Culturali” ha scelto, tra 195 schede raccolte con una campagna per la raccolta di buone pratiche promossa lo scorso anno, otto progetti tra i quali quello segnalato dall’EcoMuseo del Casentino, dal titolo: “Una valle in cammino – Il paesaggio della Vallesanta: percorsi tra memoria, didattica e fruizione turistica”.

Come spiega Andrea Rossi “L’iniziativa, attivata nel 2013 nel comune di Chiusi della Verna, in Vallesanta, su iniziativa dell’Ecomuseo del Casentino e dell’Associazione Ecomuseo della Vallesanta, con il contributo della Regione Toscana, è da concepire come proseguimento diretto del percorso della “Mappa di Comunità della Vallesanta”. Attraverso le medesime metodologie partecipative si è passati dal censimento dei valori del paesaggio ai temi e agli strumenti fattivi per la fruizione turistica e culturale del territorio tramite la riscoperta e la valorizzazione della trama dei percorsi storici che connettevano le emergenze individuate nella mappa stessa”. Il progetto aveva, tra gli obiettivi principali, quello di valorizzare la rete dei sentieri che rappresentano un modo per riscoprire il passato della valle e favorire le relazioni nel presente.
“Ci si proponeva, in sostanza, di andare a produrre nuovo paesaggio, inteso come attivazione e potenziamento di un sistema di relazioni che portasse i nuovi abitanti a conoscere e riscoprire segni e valori del passato per produrre nuovi contesti di vita accoglienti e sostenibili. Attraverso “passeggiate progettanti”, la riapertura e la ripulitura dei percorsi, l’elaborazione di una carta e la realizzazione di interventi artistici attraverso anche il coinvolgimento della scuola, il progetto ha dato un contributo importante alla conoscenza e alla condivisione dei valori della Valle caratterizzata dalla presenza di molti nuovi abitanti ma anche di visitatori esterni”.

Il progetto si implementa e si arricchisce nel tempo di nuovi elementi. Recentemente i produttori dell’area, in sinergia con l’Ecomuseo ed altre realtà produttive e associative, stanno promuovendo alcuni “mercatali”, occasioni di presentazione e vendita dei prodotti locali ma anche di scambio e confronto tra le antiche sapienze e le nuove professioni attraverso anche la fruizione guidata e animata dei sentieri.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità
Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "casentino"