21 Ott 2015

Sapori d’Autunno

Scritto da: Daniela Bartolini

Ritorna la consueta rassegna autunnale che coinvolge il Pratomagno Casentinese. Un’occasione per entrare in contatto con i paesaggi, i sapori, le tradizioni e le innovazioni legate al mondo della castagna.

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Arrivano i Sapori d’Autunno con le tradizionali feste della castagna del Pratomagno Casentinese. Un’occasione per entrare in contatto con i paesaggi, i sapori, le tradizioni di un territorio ricco di fascino. Borghi di pietra, mulini, seccatoi, saperi antichi.

Le pendici del Pratomagno, il massiccio che con i suoi quasi 1600 metri di altitudine, divide il Casentino dal Valdarno, sono coperte da querce, faggi, castagni e addolcite da corsi d’acqua che discendono a valle.
Castagni ed acqua, un connubio fondamentale che ha caratterizzato i borghi del Pratomagno Casentinese. La castagna è stata infatti per decenni una risorsa indispensabile per l’alimentazione delle popolazioni casentinesi. Intorno alla castagna, dalla cura della pianta al ciclo di trasformazione del frutto, ruotava un mondo fatto di seccatoi e mulini alimentati dalle acque dei torrenti.

Ancora oggi i castagneti caratterizzano il manto vegetale casentinese e nei boschi e nei borghi si possono leggere i segni della cultura della castagna. Gli antichi seccatoi ed i mulini si sono trasformati negli anni, anche grazie al lavoro di comunità sostenuto dall’Ecomuseo del Casentino e dalle associazioni locali, in custodi di memorie e saperi antichi legati ai popoli di montagna e in particolare alla castagna che con il suo ciclo annuale scandiva i tempi della vita e del lavoro.

Le feste della castagna che animano oggi l’autunno casentinese non sono solo una sua rievocazione ma un momento importante per l’identità degli abitanti di questi paesi e un modo anche per attualizzare un’antica tradizione che può essere un’opportunità anche per l’economia di oggi. E’ nato per questo il “Consorzio della Farina di Castagne del Pratomagno e del Casentino” che raggruppa alcuni produttori dell’area impegnati nel recupero della filiera della castagna.

La stagione delle feste si inaugura il 31 ottobre e 1 novembre da la Festa di Castagnatura di Raggiolo, il borgo che ospita anche l’Ecomuseo della Castagna. Come ricorda la Brigata di Raggiolo, la “Castagnatura” era un periodo di circa due mesi e mezzo che iniziava a ottobre. Un vecchio detto dice “S.Michele, la castagna nel paniere” e si riferisce alla ricorrenza del Santo Patrono di Raggiolo che cade il 29 settembre, giorno di festa grande. Dopo quella data le foglie cominciano a ingiallire e dalle rame, piene di ricci, cominciano a cadere le prime castagne. A metà ottobre la “castagnatura” era in pieno svolgimento. Dopo la fine di ottobre iniziava l’ultima fase della raccolta. Era la “ricerca”, in cui si andava a scovare le castagne rimaste sotto lo spesso strato di foglie, aiutandosi con la forca, ricavata da un ramo di castagno biforcuto. Poi arrivava la “busca”: chiunque poteva andare liberamente in cerca in tutte le selvi delle castagne rimaste. Finita la raccolta si portavano le castagne  a seccare. Se i castagneti erano vicini a casa, ci si caricavano “a reni” o sulla “miccia” i sacchi pieni del raccolto e si depositavano nel seccatoio, che generalmente si trovava a fianco della casa; se invece erano lontani, il seccatoio era costruito in mezzo alla selva. Il lavoro nel seccatoio durava quasi due mesi, giorno e  notte, perché il fuoco non si doveva mai spegnere. Nei giorni in cui si continuava a far fuoco, i seccatoi avvolgevano Raggiolo in una nube di fumo azzurrino dall’odore piuttosto pungente e diventavano i luoghi caldi in cui il vicinato si riuniva a veglia. Quando il seccatoio veniva scaricato le castagne secche venivano “pestate” per separarle dalle bucce poi venivano portate al Mulino per la macinatura. La “castagnatura” finiva così a metà dicembre.”

E così dal 31 ottobre all’8 dicembre si susseguono i momenti dedicati alla castagna e ai suoi prodotti: a Montemignaio la Sagra della polenta domenica 1 novembre; a Talla la Sagra della castagna e del vin dolce novello sempre il 1 novembre; a Cetica l’appuntamento con la Festa della castagna è per sabato 7 e domenica 8 novembre; sabato 28 e domenica 29 novembre la Festa della castagna arriva a Carda; chiude lunedì 8 dicembre Faltona con la Sagra della polenta dolce.

Degustazioni, dimostrazioni, laboratori per adulti e bambini, visite guidate, incontri culinari, veglie nei seccatoi, esposizione e mercato di prodotti locali e molto altro.

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