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Vi ricordate gli WuppDays? Dal 20 settembre al 15 ottobre si stanno svolgendo in provincia di Vicenza delle giornate di lavoro volontario per creare una piattaforma open source internazionale che metta in contatto donatori e fruitori di cibo inutilizzato da tutto il mondo.
Food sharing, ma non solo: si lavora per fare in modo di condividere potenzialmente qualsiasi risorsa utile.
Abbiamo fatto cenno agli WuppDays più volte prima che avessero inizio e, come detto uno dei nostri è andato di persona per poter prendere parte attiva e raccontarvi questa esperienza davvero unica proprio da qui, da dove sto scrivendo.
La piattaforma internazionale che attualmente non ha ancora ufficialmente un nome, è sì un progetto estremamente ambizioso, ma si avvale anche del supporto vitale di persone straordinarie che hanno deciso di aderirvi, spesso anche a costo di lasciare i propri cari, impegni e lavoro alle spalle, per poter essere qui ad offrire il proprio aiuto incondizionato ed ininterrotto per quasi un mese.
La vita qui a Malo, insieme a questo gruppo di persone incredibili che arrivano da tutte le parti del mondo, procede come in una grande famiglia, unita da un unico scopo: quello di realizzare il grande sogno della condivisione più ampia possibile di qualsiasi tipo di risorsa, senza l’utilizzo del denaro. Un sogno che è cominciato in Germania e che nel giro di pochissimi anni conta già su una solida rete di volontari e partner e che ha avuto modo di espandersi con successo anche in Austria e Svizzera.
Per cominciare a farvi entrare nello spirito di questa grande casa qui a Malo, messa a disposizione da una donna straordinaria, Isabella Dal Balcon, ho deciso di intervistare uno per uno i protagonisti di questo grande progetto, cominciando proprio da lei.
Isabella (dalla provincia di Vicenza)
Ho deciso di partecipare al progetto perché ho avuto la netta sensazione che potesse davvero cambiare il mondo in positivo. Quando ho visto il video sulla diffusione degli WuppDays (d’ora in poi WD, ndr) ho percepito l’onestà e la sincerità dei ragazzi che vi parlavano e le loro parole mi sono arrivate dritte al cuore, ho sentito una vibrazione estremamente positiva e ho avuto la sensazione che spendere tempo ed energie per qualsiasi attività connessa al Food Sharing (d’ora in poi FS, ndr) valesse davvero la pena. Inizialmente mi sono impegnata a cercare una casa per gli WD chiedendo disponibilità a delle parrocchie locali, ma le case erano dislocate in territori di montagna, lontane da qualsiasi supermercato e quindi poco consone all’attività fondamentale del FS, ovvero quella di recuperare cibo invenduto.
Quindi ha iniziato a nascere in me l’idea di mettere a disposizione la casa nella quale abito, che è molto grande. Risolto il problema della casa, ho stampato la presentazione degli WD con tutte le informazioni necessarie e l’ho portata alle aziende agricole locali e da qualche negoziante: sono stata molto contenta del fatto che circa metà delle aziende contattate, abbia contribuito volentieri al progetto donando le proprie eccedenze alimentari. Ora posso dire di essere davvero felice di aver aderito a questo meraviglioso progetto che mi sta dando davvero tanto dal punto di vista umano, grazie alle splendide persone che vi hanno preso parte e sono sicura che tutto ciò per cui stiamo lavorando in queste settimane darà grandi benefici a milioni di persone in tutto il mondo.
Romana (dalla provincia di Urbino)
Sono qui perché seguo il progetto food sharing da molto tempo. Sono una delle prime amministratrici della pagina Facebook italiana e in Italia aspettavamo che avvenisse quest’incontro (gli WP) già da diversi mesi. L’anno scorso a Parma c’è stato un incontro e ne abbiamo approfittato per incontrare Raphael Fellmer. Lì ci ha spiegato come funzionava il sito tedesco, anche se non ci siamo presi la briga di tradurlo. Abbiamo pensato di aspettare che cominciassero gli WD per rendere la piattaforma più completa (dato che non si condividerà solo il cibo) ed internazionale ed ecco perché sono qui.
Sono anche andata a Berlino il 1° maggio a Berlino dove c’è stato un grande incontro con varie conferenze sul food sharing e approfondimenti di varia natura sullo spreco del cibo in Europa e nel mondo. E’ bellissimo trovarsi qui con gente di tutto il mondo con lo scopo e la volontà di creare qualcosa di unico. E’ un ottimo punto per continuare il nostro lavoro in Italia e quello del food sharing Italia che al momento è dotato solo di una pagina FB. In Italia si sono formati alcuni grossi gruppi di FS, tra cui uno a Torino e con la piattaforma internazionale speriamo di riunirli tutti e aiutare sempre di più questo ideale ad espandersi.
Bodhi (Germania)
Sono impegnato nel FS da 2 anni e mezzo, da prima che la rete si espandesse e fosse seguita da così tanta gente. In seguito l’organizzazione è diventata così popolare che è per questo che abbiamo pensato di espanderci e creare una piattaforma strutturata ed internazionale, in modo tale da riuscire a coinvolgere un numero sempre crescente di persone. Per me non è stato un sacrificio venire fin qui perché non ho lasciato nulla in particolare, ma sono piacevolmente sorpreso nel vedere così tanti volontari che hanno dovuto lasciare il loro lavoro per poter dare il loro supporto alla creazione della piattaforma e che credono così fortemente nel progetto. Insieme, stiamo ponendo le basi per qualcosa di davvero grande!
Valeri (Estonia)
La ragione per cui ho deciso di aderire al progetto è perché ho sentito di questa iniziativa ed ho pensato di voler dare il mio contributo, visto che va esattamente nella direzione in cui vorrei che il mondo si evolvesse. In generale le persone si comportano principalmente come individui e non cooperano molto nelle cose importanti. Quando ti rendi conto che molta gente attorno a te ha la stessa visione del mondo, il passo successivo è fare del proprio meglio per realizzarlo, ed è quello che stiamo facendo qui agli WD!
A prestissimo per nuovi aggiornamenti da Malo!
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