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Il 15 ottobre, diversi quotidiani hanno riportato la notizia di un bambino di Belluno ricoverato per malnutrizione in quanto svezzato con una dieta vegana. È scattata subito la caccia alle streghe: mamme, zie, nonne, donne e uomini hanno puntano il dito contro quei genitori e contro coloro che scelgono per se stessi e per il proprio figlio un’alimentazione “alternativa” per motivi etici e salutistici. A pochi giorni di distanza dalla “sensazionale” notizia, esce fuori la verità: il bambino era ancora allattato dalla mamma vegana e non era stato svezzato.
Al quotidiano “Il Gazzettino”, il dottor Giangiacomo Nicolini, uno dei medici del reparto di pediatria che ha seguito il caso da vicino, ha dichiarato: “Era l’alimentazione del bambino ad essere inadeguata, poiché nonostante l’età assumeva solo latte materno. Latte di mamma che adottava una dieta vegana, per cui nel complesso la dieta risultava carente di proteine e altri elementi nutritivi e in particolare di vitamina B12”.
L’unica colpa che possiamo dare ai genitori è quella di aver trascurato l’importanza di farsi seguire, sia durante la gravidanza sia nel periodo dell’allattamento, da un bravo nutrizionista esperto in alimentazione vegana. È pur vero che non sono solo i genitori che hanno scelto una dieta a base vegetale a sbagliare e a nutrire in modo non adeguato i bambini. Quanti genitori onnivori somministrano ai propri figli pasti bilanciati, equilibrati e sani? Pochissimi. In Italia il 20,9% dei bambini è in sovrappeso e il 9,8% è obeso.
Il sistema di sorveglianza Okkio alla Salute promosso dal Ministero della Salute – CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che fornisce un quadro epidemiologico aggiornato della distribuzione dell’eccesso ponderale e dei comportamenti a rischio nei bambini della scuola primaria, il 21 gennaio, a Roma, ha presentato i dati del 2014, dai quali emerge che i genitori non sempre hanno un quadro corretto dello stato ponderale del proprio figlio; tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva.
Il principale fattore che incide sulla diffusione di questa patologia è il progressivo consolidamento di abitudini alimentari sbagliate. Sempre dai dati presentati da Okkio alla Salute emerge che: l’8% dei bambini salta la colazione, il 31% fa una colazione sbilanciata in termini di carboidrati e proteine, il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante, il 25% dei genitori hanno dichiarato che i propri figli non consumano frutta e verdura quotidianamente e il 41% dei genitori ha dichiarato che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e/o gassate.
L’obesità è una patologia. Anche nel caso dei bambini onnivori obesi la colpa è imputabile ai genitori, visto che sono loro a nutrirli, ma non mi sembra che vengano messi alla gogna come i genitori vegani o vegetariani. Nessun bambino onnivoro malnutrito finisce su tutti i giornali. Mi sembra davvero una forma di discriminazione verso i vegani, alimentata dai media per creare una sorta di terrorismo psicologico verso coloro che scelgono una vita sana, nel rispetto di tutti gli esseri viventi.
D’altronde gli utili delle diverse industrie (della carne, lattiero casearia e farmaceutica) sono tali che l’interesse verso questo stile di vita, sta diventando “scomodo” e va assolutamente osteggiato in tutti i modi.
“Ciò che sta avvenendo in Italia (ma anche nel resto d’Europa e nel mondo) non può essere ignorato dal punto di vista medico: un cambio delle abitudini alimentari di una fetta rilevante della popolazione incide inevitabilmente sullo stato di salute della stessa (in positivo) e genera per i professionisti della salute la necessità di formarsi su questi temi” dichiara la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV), che proprio in questi giorni ha pubblicato una guida dedicata alle famiglie che scelgono un’alimentazione a base vegetale.
L’opuscolo “Famiglie Veg” intende offrire ai pediatri alcune informazioni di base sul tema e indicazioni precise su come trovare informazioni più approfondite sia online sia sui libri cartacei. L’autrice della guida è la dott.ssa Carla Tomasini, Medico Chirurgo, specialista in pediatria e puericultura. Potete richiederne una copia cartacea a segreteria@scienzavegetariana.it oppure scaricarla in pdf .
Trattandosi di bambini, i genitori, siano essi vegani, vegetariani o onnivori, devono sempre documentarsi e farsi seguire da un pediatra; nel caso di genitori che hanno scelto una dieta a base vegetale, meglio scegliere un medico specializzato, perché molti professionisti, purtroppo, non sono sufficientemente preparati per svolgere il ruolo di sostegno o consulenza per una famiglia vegana.
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