Trekking Urbano a Pratovecchio Stia
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Trekking urbano?
Si può essere d’accordo o meno sull’utilizzo della parola trekking, che dagli anni ’80 è entrata prepotentemente nel vocabolario comune per indicare, a seconda dei periodi, l’escursione turistica a piedi su percorsi poco agevoli in zone di montagna fino ad essere utilizzata come sinonimo di passeggiata organizzata, magari a passo sostenuto.
Di fatto trekking urbano è un modo breve e semplice per indicare il camminare, parola italiana e chiara, in un contesto cittadino coniugando sport, arte e la curiosità di scoprire gli spazi cittadini, gli angoli più nascosti dei centri storici, con lentezza.
Cammino è la parola che preferiamo. E non a caso il progetto presentato domenica a Stia nell’ambito della Biennale Europea di Arte Fabbrile si chiama “Camminando – Passeggiate tra arte, storia, folklore e natura”. Domenica sono stati presentati i pannelli dei primi due percorsi all’interno dei centri abitati di Pratovecchio e Stia che accompagneranno i camminatori raccontando il territorio ed illustrando i punti di interesse lungo i sentieri.
Una iniziativa che nasce con l’idea di facilitare le possibilità di fruizione del territorio anche in un ottica turistica, che prevede lo sviluppo di altri percorsi lungo le valli laterali e che vuole essere un passo verso un sistema che unisca tutti i comuni del Casentino affiancando altri progetti in corso e il progetto della ciclopista dell’Arno.
I due percorsi circolari condurranno i camminatori a Stia da Piazza della Repubblica a Piazza Tanucci, lungo i berignoli del paese fino ad attraversare lo Staggia per arrivare al Palagio Fiorentino. A Pratovecchio da Piazza Paolo Uccello si proseguirà lungo la vecchia strada lungo l’Arno per poi rientrare sotto i portici del paese ed arrivare nella Piazza Vecchia.
I 30 pannelli già realizzati con la consulenza di Luca Grisolini, descrivono i monumenti, i palazzi, la vita culturale ed economica dei paesi, la storia sociale dal Medioevo ad oggi. Il progetto ed i pannelli creati sinora si pongono come esempio, sia per i contenuti che per la grafica, per gli altri paesi del Casentino che intendano intraprendere questa strada di valorizzazione territoriale.
Pratovecchio Stia si inserisce quindi nella tradizione ormai decennale del trekking urbano che molte città italiane hanno promosso come forma di eco-turismo sportivo dolce e come narrazione di “luoghi abitati”.
Per i turisti un modo per conoscere la città e luoghi che a volte rimangono fuori dai circuiti tradizionali di visita, un modo per entrare più a contatto con l’anima di un luogo, con i suoi abitanti, le sue attività, con i luoghi della memoria, nel rispetto di chi questi luoghi li vive. Una proposta alternativa al turismo della velocità che poco si accorda con questo territorio, che apre alla sorpresa e all’esperienza storica, artistica, naturalistica e sensoriale
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Per gli abitanti una via per conoscere meglio la propria città, rinsaldare il senso di comunità e di identità.
Trekking urbano anche come promozione del benessere, di una pratica sportiva adatta e accessibile a tutti perché ognuno può scegliere il proprio passo, che fa bene al corpo e alla mente e che si può praticare a qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi stagione.
Un’attività economica, sostenibile, salutare, culturale per tutti.
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