Holistic management: iniziano i corsi con Deafal
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Divulgare e diffondere sistemi di Holistic Management per lo sviluppo rurale di comunità agricole ci sembra un passaggio fondamentale per attivare concretamente il cambiamento socioeconomico del nostro paese e concretizzarlo. In molti paesi cosiddetti del Sud del mondo, il movimento dei contadini e delle contadine sta ormai, crescendo per numero, esperienza e conoscenza. L’Italia può beneficiare dei frutti di questa moltitudine di esperienze e crescere avvalendosi dei nuovi sistemi integrati di gestione rurale.
Deafal (Delegazione Europea per l’Agricoltura Familiare di Asia, Africa e America Latina) è una ONG di cooperazione internazionale che ha rappresentato in Italia e in Europa comunità di agricoltori familiari brasiliani, nonché la Red Nacional Mujeres Rurales, organizzazione di donne contadine che opera in tutti gli Stati. Interviene per contrastare la povertà e le disuguaglianze economiche e sociali globali attraverso progetti di cooperazione in Asia, Africa e America Latina e con attività di sensibilizzazione e di educazione alla cittadinanza mondiale.
Le principali aree di attività sono: la sicurezza e sovranità alimentare, l’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR), l’agricoltura familiare, la tutela ambientale e della biodiversità e l’educazione alla cittadinanza mondiale e ambientale. In particolare, Deafal svolge iniziative e percorsi di formazione e promuove l’Agricoltura Organica e rigenerativa (AOR) come modello di agricoltura e come proposta di cambiamento sociale, basato sulla creazione di una nuova relazione tra uomini e territorio.
Holistic Management
La Holistic Management è un processo strutturato, incentrato sulla totalità che migliora la presa di decisioni critiche. È plasmabile su ogni realtàà produttiva ed esprime la propria piena efficacia quando viene applicata non come un input “sostenibile” in sostituzione di input dannosi, ma quando si va ad affiancare a un lavoro sul tessuto ambientale e socio-economico del territorio rurale. Il corso organizzato da Deafal, è strutturato per trasmettere competenze e principi di gestione efficiente delle risorse. Nella pianificazione olistica si applicano tecniche biofisiche integrate a tecnologie sociali: la scienza dei sistemi socio-ecologici per la ri-connessione dell’umanità con la propria fonte sistemica terrestre. Si impara a definire tutte le risorse a disposizione, a leggere i processi eco-sistemici e la scala di fragilità del proprio spazio, a sviluppare un ciclo di gestione a retroazione per acquisire il processo di apprendimento continuo.
Il docente dei corsi di Holistic Management proposti da Deafal in Italia, Owen Hablutzel, fonda il nucleo del lavoro nella responsabilizzazione collaborativa di persone, organizzazioni, istituzioni e comunità che attuano trasformazioni positive in favore della sostenibilità rigenerativa. Owen è uno dei direttori dell’Istituto di Ricerca in Permacultura negli Stati Uniti e fa parte della Resilience Task Force della IUCN-CEM (Unione Internazionale per Conservazione ladella Natura – Comitato per la Gestione di Ecosistemi). Durante la sua formazione ha avuto maestri eccellenti, come Bill Mollison, Darren Doherty, Paul Stamets, Elaine Ingham, Kirk Gadzia, Sepp Holzer, Bill Zeedyk, Craig Sponholtz e Joel Salatin.
Agricoltura Organica e Rigenerativa
Attualmente, sono circa venti le aziende in tutta Italia che stanno applicando i principi e le tecniche dell’agricoltura organica. È proprio nel suolo che si realizza una parte fondamentale dei cicli biogeochimici indispensabili per la vita. Sono la sua ricchezza e salubrità che permettono la coltivazione di piante sane ed equilibrate che generano, a loro volta, salute per gli animali e per le persone. L’AOR fonda il proprio operare sull’integrazione delle conoscenze tradizionali, le buone pratiche agricole con le moderne conoscenze scientifiche di importanti fenomeni naturali come le fermentazioni, la solubilità degli elementi minerali e la degradazione della sostanza organica.
Nei corsi di AOR vengono presentate tecniche e principi come il Keyline, un progetto cartografico che definisce i flussi di acqua piovana nel proprio territorio che permette di abbattere l’erosione e massimizzare la disponibilità della stessa per le colture e per la proliferazione dei microrganismi nel suolo. Una delle esperienze più interessanti è stata la Fattoria Sociale dell’ONG maceratese GUS, nella quale hanno lavorato cinque rifugiati politici accolti durante l’emergenza Nord Africa del 2011. Deafal ha curato la formazione tecnico-agronomica di 15 operatori impegnati anche in altre aziende, la pianificazione economico-finanziaria delle attività e l’assistenza alla conduzione del terreno di 3 ettari nel quale si sono prodotti ortaggi di stagione.
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