Fermata Calabria a Rossano: “dopo l'alluvione, ripartire dal consumo zero del territorio”
Seguici su:
Da tutta Italia a Rossano per parlare di sviluppo durevole partendo dagli esempi positivi, locali e nazionali. La Festa delle Alternative possibili è un’occasione per mettere a confronto le buone pratiche. Contadini bio, artigiani del riciclo, ambasciatori della tradizione, associazioni e movimenti che si occupano e preoccupano della salute dell’ambiente, sodalizi che danno valore al sociale e che credono che abitare le periferie del Sud sia un vantaggio e non una penalità; un’altra faccia della scuola, quella con i banchi impiantati nella terra, amministrazioni comunali virtuose, e poi gli artisti capaci di immortalare queste suggestioni in pellicole e fotogrammi, ed i tanti e tanti professionisti attenti all’ecosostenibilità.
Bisogna cambiare abitudini e prospettiva: l’evento assume ancor di più significato perché segue ad una alluvione che, dopo la conta dei danni o la fede nel miracolo per la tragedia scampata, obbliga tutti a ripensare il rapporto con la natura ed il consumo sfrenato del suolo, sopratutto con la bulimia edilizia degli ultimi decenni. Sono numerosissimi i soggetti che hanno aderito all’evento “Fermata Calabria” promosso dal gruppo di lavoro “Lo Faccio Bene Cinefest” in collaborazione con la condotta Slow Food Pollino – Sibaritide Arberia in programma fino a lunedì 7 settembre, nella Sibaritide.
Sabato 5 la giornata clou sarà a Rossano. Sono già arrivati quelli della Compagnia dei Cammini, che hanno raggiunto oggi Civita a piedi (in questo momento accolti dallo staff del B&B La Magara di Antonella Vincenzi) compiendo un percorso che li vedrà arrivare il venerdì 4 a Rossano, e che è esso stesso un messaggio ed un appello alla riappropriazione consapevole del proprio territorio per tutelarlo e condividerne un futuro diverso.
“Fermata Calabria, è una scommessa che si vuole vincere”, dichiara Cristiana Smurra del Gruppo Cinefest – è la voglia di riscatto e di sano protagonismo di un Sud abituato troppo spesso a lamentarsi e a delegare ad altri la propria sorte. A fronte di una Calabria che chiama c’è però un’Italia che risponde a gran voce, perché sa, che se si ha voglia di ripartire per davvero, bisogna farlo dalle aree più periferiche e complesse, mettendoci tutta la passione di cui si è dotati. Da quel Sud quindi, ricco di un patrimonio umano, storico, naturalistico e culturale immenso, che necessita di venire contaminato con la forza dei buoni esempi. E risponde con un rinnovato entusiasmo e con la partecipazione convinta di chi ha voglia di esserci, per costruire e ragionare assieme sulle alternative possibili partendo da proposte concrete che si contrappongono all’ulteriore consumo di territorio al quale a gran voce diciamo stop!
Parte così, tra persone diverse e lontane fisicamente tra loro, ma profondamente vicine come idealità, una lunga, incessante, stimolante e a volte sfiancante palestra virtuale di democrazia, attraverso la quale si inizia a seminare piccoli spazi di consapevolezza attiva e fattiva verso il mondo che molti di noi vorremmo. Le diverse importanti iniziative avviate da reti ormai sempre più convintamente interconnesse in tutta Italia, stimolano e preparano dunque, il terreno per l’approdo ormai in corso dal 31 agosto in Calabria.
Tantissime e diverse le adesioni a questo evento unico nel suo genere e che per la prima volta vede Rossano e la Calabria protagoniste. Da La Compagnia dei Cammini a L’Italia che Cambia, da Smarketing a Social Business World, dall’Assobotteghe al Consorzio delle Galline Felici , da Ressud all’Asilo nel Bosco, da Otto Torri sullo Jonio ad Amarelli, dallo Zefiro Club – Gli Amici di Maurizio a Terre Lente, da LENTE, da da Divino club all’Arci Calabria, dalla Rete di Cooperazione educativa alla Federtrek, da Corto Circuito Flegreo a Orme nel Parco, dai Coltivatori di musica al Lanificio Leo, da Dreaming South a G.A.S. Arcobaleno Rossano, da Biofarm all’Azienda Anselmi, dall’Anga di Cosenza alla Coldiretti di Rossano, dall’azienda La Sulla alla Guarimba Cinema festival, da ViaggArt al Consorzio de I Fichi di San Floro (CZ), dalla Comunità del Cibo Slow Food all’Orto Sbagliato, esperienza della scuola Monachelle di Rossano, all’Associazione nazionale Città dell’Olio, passando da Funky Tomato, dai Sindaci di Cirò, Amendolara, Canna, Civita, Campana, Saracena e Castrovillari, dai tanti artigiani e professionisti fino al movimento Terra e Popolo e degli animalisti guidati dall’assessore all’ambiente del comune di Corigliano Marisa Chiurco. (fonte: montesanto sas – comunicazione & lobbying).
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento