15 Lug 2015

La strategia Rifiuti Zero di Rossano Ercolini

Scritto da: Daniela Bartolini

Partire dal basso per cambiare lo sviluppo del proprio territorio. Domenica 19 luglio incontro a Borgo alla Collina con Rossano Ercolini, fondatore di Rifiuti Zero in italia.

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Cambiare la politica dal basso, si può!
La storia di Rossano Ercolini, maestro elementare del Comune di Capannori, in Provincia di Lucca, è un esempio di azione concreta di un cittadino che parte dal piccolo, dal basso, riuscendo a cambiare la politica del luogo in cui vive ed ad influenzare le scelte di altre realtà, fino a raggiungere una risonanza che valica i confini nazionali.

Quando nel 1994 il piccolo Comune di Capannori manifestò l’intenzione di aprire un inceneritore a pochi chilometri dalla sua scuola, Rossano Ercolini sentì di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere dei suoi studenti e decise di avviare una campagna di sensibilizzazione sui rischi dell’installazione dell’inceneritore.
Nel 1996 l’incontro con lo scienziato americano Paul Connett, tra gli ideatori della strategia “Rifiuti Zero”, cambiò profondamente la battaglia di Ercolini. Non più solo opposizione all’inceneritore. Ercolini coinvolse la comunità e le amministrazioni locali con una campagna che a quell’inceneritore offriva un’alternativa concreta. Il suo approccio implicava però un profondo cambio di mentalità: smettere di vedere il rifiuto solo come tale, pensare che ciò che finisce nel cassonetto non solo può essere molto meno ma può essere anche ricchezza, non scarto ma risorsa.

L’inceneritore alla fine non fu costruito e da quella vittoria iniziò un percorso che nel 2007 portò Capannori ad adottare la strategia dei Rifiuti Zero e a raggiungere in pochi anni l”83% di raccolta differenziata, facendone il comune più virtuoso d’Italia.

Nel 2009 è nata Zero Waste Italy, che, in stretta connessione con le reti Rifiuti Zero europee e mondiali ed il centro di ricerca di Capannori, porta avanti questa strategia che oggi è adottata da ben 217 comuni italiani.

Ma che cosa è la strategia Rifiuti Zero?
Rifiuti Zero prevede l’azzeramento dei rifiuti entro il 2025 attraverso dieci passi. Il primo prevede la separazione alla fonte, cioè la raccolta differenziata. I rifiuti diventano tali infatti solo se mischiati, se li separiamo diventano preziosi materiali che possono essere riciclati e reintrodotti nella filiera produttiva. Per favorire questa separazione è fondamentale una comunità attenta ai temi ambientali e l’adozione della raccolta differenziata porta a porta. La responsabilità personale è anche la strada per ridurre i rifiuti, le scelte del singolo di, ad esempio, diminuire l’uso di plastica, prodotti confezionati etc. può incidere tantissimo, sia nella riduzione dei rifiuti che sulle scelte delle aziende produttrici. Oltre al riciclo è importante favorire il riuso e la riparazione, sopratutto per quanto riguarda i grandi materiali  realizzando centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale.

Nell’aprile del 2013 Rossano Ercolini, per questo suo impegno come attivista e educatore, ha ricevuto il Goldman Environmental Prize, una sorta di nobel per l’ambiente ed è stato ricevuto alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Il movimento Rifiuti Zero mostra quanto sia importante una strategia dal basso, che parta dall’iniziativa dei cittadini a fianco delle amministrazioni locali e nazionali.

E in Casentino?
L’incontro di domenica 19 luglio con Rossano Ercolini, organizzato dall’Accademia Casentinese per le ore 10,45 presso il Castello di Borgo alla Collina, vuole essere un’occasione per discutere pubblicamente del problema dei rifiuti, del loro smaltimento e della strategia Rifiuti Zero, al quale sono invitati cittadini, autorità e sindaci della vallata.

Un invito a non bruciare il futuro e a tratte ispirazione da un progetto virtuoso partendo dalla presentazione del libro di Ercolini: “Non bruciamo il futuro. La mia battaglia per l’ambiente, una nuova politica, il futuro dell’Italia”.

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