“La Campana d’oro”, Birrificio Agricolo
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Ve li avevamo fatti conoscere a maggio durante l’inaugurazione del portale Casentino che cambia, Antonella, Giancarlo, Matteo. Invitati come “realtà emergente”, ci avevano travolto con il loro entusiasmo per un progetto che sabato 1 agosto dalle ore 19,30 vedrà la sua pubblica presentazione.
Un progetto complesso quello del Birrificio Agricolo “La campana d’oro” che parte da lontano e da un evento “negativo” e spiazzante come la perdita del lavoro durante la crisi di una locale industria di prefabbricati, al quale questa famiglia ha deciso di reagire investendo in un sogno nuovo.
Quattro anni di studio e lavoro per comprendere il mercato, ristrutturare un antico casolare, preparare la cantina, creare e testare le ricette, tessere relazioni per realizzare un progetto che fosse “sistemico”, che partisse dalla birra per ampliarsi e coinvolgere il tessuto locale e con l’aspirazione di far conoscere i propri prodotti anche fuori dai confini nazionali.
In un periodo in cui le birre artigianali proliferano in Italia e non solo, “La campana d’oro” si contraddistingue per essere un birrificio agricolo, in cui l’orzo viene prodotto direttamente in azienda. E’ una birra strettamente legata al territorio in cui viene prodotta, di cui assorbe i sapori e l’atmosfera anche negli ingredienti che ne definiscono l’aroma.
Il nome stesso dell’azienda prende spunto da una leggenda casentinese che vuole che “Tra una fonte e uno spino/c’è una campana d’oro fino/che vale tutto il Casentino” e i nomi delle due birre attualmente in produzione prendono spunto dalla storia locale, trasponendo la lotta tra Guelfi e Ghibellini nel mondo delle birre, tra la birra bionda, dal retrogusto delicato e la rossa dal gusto più deciso, amaro e con gradazione maggiore.
La Guelfa (4,8%) è infatti una Golden Ale che segue fedelmente il modello britannico, realizzata con malto chiaro autoctono del Cosentino e luppolo EKG. La Ghibellina è invece un’American Red Ale brassata con luppoli statunitensi, utilizzati anche in late hopping, cioè con gittate di luppolo durante le ultime fasi della bollitura in modo da evitare il più possibile la dispersione delle sostanze volatili che il luppolo rilascia a contatto col mosto e creare una birra più profumata.
Una birra di qualità che nasce quindi da un’orzo selezionato e garantito, seminato in autunno e primavera in azienda, battuto in estate con il metodo tradizionale, tostato e controllato dal consorzio Cobi, macinato al momento in azienda. Acqua locale. Luppoli e lieviti di prima qualità acquistati per ogni singola produzione. Ingredienti autoctoni per creare un gusto locale.
Accanto alla coltivazione di orzo, una banca del germoplasma dei frutti antichi del Casentino, un frutteto, i cui prodotti saranno utilizzati anche per aromatizzare le birre, ed un roseto botanico.“La Campana d’oro” aspira a diventare una fattoria-laboratorio in cui non solo acquistare direttamente in azienda ma anche scoprire la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli. Già in cantiere un progetto didattico con le scuole, in sinergia con Gli Amici dell’Asino, sul chicco distico d’orzo.
Accanto alla cantina a breve sarà inaugurato anche un brew pub per la degustazione in loco e in cui proporre iniziative ricreative e culturali ed un agriturismo in cui fare ospitalità e promozione di un turismo responsabile, anche ai viandanti. L’azienda si trova infatti nei pressi di un’antica via una volta battuta dai Ghibellini, che presto verrà rilevata come percorso per viandanti che collega Firenze al Santuario della Verna.
Sabato sarà anche presentato un progetto sociale in collaborazione con la Onlus “Una campana per Alice”, associazione che si occupa di ragazzi autistici con cui l’azienda collaborerà. I ragazzi coltiveranno l’orzo nella loro struttura nell’Alto Casentino che sarà macinato e trasformato in azienda e diventerà un prodotto con etichettatura speciale.
“La Campana d’oro” è anche attenzione ecologica, già lanciato un appello agli allevatori locali per il riciclo gratuito delle trebbie esauste derivanti dalla maltazione dell’orzo. L’orzo tritato e bollito per estrapolarne le essenze, è infatti un prodotto ancora ricco di proprietà e nutriente, adatto come alimento per gli animali.
Sono stati già prodotti oltre 7000 lt di birra ed è già in cantiere una Porter autunnale e una birra speciale per il Natale 2015.
L’appuntamento è per sabato 1 agosto 2015 alle ore 19:30 presso la Strada delle Pescine, Località Pianacci, 23 a Bibbiena con l’inaugurazione e la presentazione delle birre e dei progetti. Per conoscere il programma della giornata clicca qui.
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