Cyclolenti in Turchia: le bellezze della Cappadocia
Seguici su:
La Cappadocia è un posto davvero unico, abbiamo deciso di raccontarlo con delle foto.
La valle di Ihlara
La valle di Ihlara è senza dubbio quella che più ci è piaciuta. Lasciamo le bici e ripercorriamo a piedi i 15km di fiume che l’attraversa.
Selime e la sua Cattedrale
Derinkuyu e Kaymakli: difenderci da chi?
Una volta bisognava pensare a come difendersi dagli animali selvatici e dalle intemperie che costituivano una vera e propria minaccia. Piano piano, nei secoli, l’istinto dell’uomo primitivo ha lasciato posto ad altre dinamiche mentali e nonostante oggi si siano sviluppate tutte le tecniche e tecnologie necessarie affinchè tutto ciò non rappresenti più un pericolo, l’uomo continua ancora a difendersi da qualcuno, questa volta da sè stesso. Serrature, porte blindate, cassaforti, antifurti, armi di distruzione di massa…dal piccolo fino a grande scala ci si inventa di tutto per dominarsi a vicenda.
Scendiamo attraverso un piccolo passaggio a 65mt di profondità. Grandi massi di pietra a forma circolare possono scorrere per bloccare le entrate e feritoie dall’altro lato per uccidere il nemico. Ingressi segreti, cunicoli strettissimi per rendere difficoltoso l’accesso, prese d’area, buchi per spiare dall’altra parte, stanze per lo stoccaggio degli alimenti per resistere diversi mesi, un confessionale, luoghi di preghiera e aree dedicate alla spremitura del vino per calmare lo stress e la paura della gente. Siamo a Derenkuyu, una delle sette meraviglie della Cappadocia, e qui l’essere umano ha trovato un escamotage davvero originale. A suon di scalpelli è stata scavata una vera e propria città sotteranea, il cui suo ultimo livello raggiunge gli 85mt di profondità. Serviva ad accogliere i 20000 abitanti dell’omonima cittadina per sfuggire all’attacco dei « nemici ». I nemici, i nemici… uomini che si proteggono da altri uomini… passiamo il tempo a difenderci da noi stessi… questa cosa mi fa ragionare!
Goreme e la danza lenta delle mongolfiere
I cammini delle fate, la valle di Zelve
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento