29 Lug 2015

#biellesechecambia 26 – Da Sagliano Micca a Quittengo

Scritto da: Roberto Vietti

Biella - Ci svegliamo ed è ora di fare colazione, gentilmente preparata da Valeria. Abbiamo modo di chiacchierare un po’ […]

Salva nei preferiti

Biella - Ci svegliamo ed è ora di fare colazione, gentilmente preparata da Valeria. Abbiamo modo di chiacchierare un po’ con lei. Ci ha raccontato come sia arrivata sin lì e della sua vita precedente prima a Milano e poi a Torino. Ci racconta tanti aneddoti della vita contadina: ad esempio molti chiamavano Andrea appena giunto in paese  “la contadina”, dati i suoi capelli molto lunghi. E’ capitato che ad alcuni agricoltori della zona fossero stati avvelenati i terreni e di conseguenza le capre che vi pascolavano sopra per ripicca, ritorsioni e quant’altro. A tal proposito ci viene in mente il film “Il vento fa il suo giro”, che anche Valeria aveva già visto.

 

Ringraziamo Valeria e Andrea e partiamo, questa volta con la Vespa e non con la bicicletta, verso Miagliano, dove Niger ci attende, con la sua Biella The Wool Experience. E’ inglese, è simpatico, ed ha il solito umorismo tipico anglosassone. Da sempre appassionato di lana, vive a Biella da tanti anni per tale ragione. Ci dedica l’intera mattinata assieme a Emilio, che ci raggiunge successivamente dato che stava accompagnando in giro per la struttura i ragazzi del centro estivo. Camminando nel complesso industriale oggi a disposizione di Biella The Wool Experience, ci racconta la loro storia.

 

bwoolcompany2

Una parte sempre crescente di consumatori moderni, sia attuali che futuri, presta più attenzione durante l’acquisto di un prodotto. Oltre all’aspetto esteriore costituisce valore aggiunto la sua storia. I prodotti preferiti sono quelli ecologici realizzati con materia prima naturale, con il minor impatto ambientale nella fase produttiva e il massimo rispetto dei diritti umani. Il sistema laniero industriale non può offrire la piena tracciabilità cioè dalla pecora al consumatore finale. Soltanto l’allevatore lo può fare se ha a disposizione una filiera tessile adatta alle sue esigenze.

 

Inoltre utilizzando una materia prima poco valorizzata nel mondo industriale ed evitando i sistemi industriali collegati alla moda con i suoi canali di diffusione commerciale, l’ allevatore ha la possibilità di aggiungere valore al suo prodotto. La commercializzazione tramite canali locali di distribuzione legati alla propria area di produzione e al proprio turismo gli attribuisce un carattere di unicità ormai sconosciuto nell’era della globalizzazione.

 

Biella The Wool Company offre all’allevatore di pecore, autoctone e non, l’opportunità di trasformare i propri piccoli lotti di lana dal sucido al lavato, al filato e sino al prodotto finito come ad esempio maglie, sciarpe, tessuti. Le varie lavorazioni vengono eseguite e “seguite” a Biella, in un contesto di piena tracciabilità e rispetto per l’ambiente, in un distretto tessile italiano conosciuto in tutto il mondo per la sua eccellenza in produzione di manufatti lanieri.

 

_BCC9890

 

L’allevatore è seguito nella ricerca per la realizzazione di prodotti unici e personalizzati, con carattere e colori dedicati alla propria zona al fine di valorizzarne la cultura e la tradizione locale. Riceve gli articoli finiti già confezionati singolarmente e pronti per la vendita al dettaglio. Essi sono etichettati con il proprio nome e con il marchio Biella The Wool Company assicurando la piena tracciabilità all’ interno del sistema tessile biellese. Producono così un tessuto naturale, sano, rinnovabile collaborando con i piccoli allevatori tagliati fuori dai circuiti tradizionali.

 

Nigel ha viaggiato in lungo e in largo, dall’Australia alla Cina. Ci dice che il sistema odierno di produzione in Asia non è poi tanto distante da quello occidentale di cento anni fa. Un giorno due turisti dalla Germania sono venuti sin lì per farsi raccontare la storia della lana. Ha capito così che poteva esserci interesse verso questo mondo, puntando ad un turismo responsabile e sostenibile. Nigel è davvero simpatico, sorride e gli piace raccontare la storia della sua attività; si vede che ci tiene e crede particolarmente in quel che  fa. Tutto questo entusiasmo ha contagiato anche Emilio, che si occupa della commercializzazione di quel che viene prodotto, oltre a seguire tutta la didattica a riguardo.

 

Li ringraziamo particolarmente per il tempo e la disponibilità che ci hanno dato questa mattina. La bicicletta è ormai stata riparata da Teresio e quindi possiamo andare a riprenderla. Prima però scendiamo a Biella a lasciare la Vespa in garage di Fiorella, del gruppo Biellese in Transizione. A proposito Roberto era parecchio timoroso di salire in moto ma alla fine gli à piaciuto assai. Passiamo a casa di Veronique, anche lei e sua figlia parte del gruppo Biellese in Transizione, per salutare Emilie che è appena tornata dalla Norvegia.

 

Torniamo a recuperare le bici che erano parcheggiate da Francesca, la Vasaia che avevamo incontrato ieri. Gentilmente ce le ha custodite e così possiamo ripartire sotto il Sole cocente. Giungiamo alla Frazione Balma di Quittengo, dove ci attende Enrico, di Viaggi e Miraggi  e del suo Cervo Volante B&B, dove trascorreremo due notti . E’ insieme alla famiglia e altri amici della frazione al torrente, dove solitamente trascorre i pomeriggi al fresco. Li raggiungiamo ed Edoardo (folle!) si tuffa dal ponte nella pozza sottostante. Così si costuma da queste parti. Coraggio e adrenalina in grandi quantità. Enrico, nel mentre, accompagna la famiglia a prendere un gelato e poi ci viene a recuperare.

 

cervo2

 

Parcheggiamo le biciclette da una amica in paese e in auto raggiungiamo la casa dove dormiremo questa notte. Si trova nella frazione Ballada, a pochi passi dal minareto dove Edmondo De Amicis era solito trascorrere le proprie vacanze estive. Per raggiungere la casa dobbiamo fare passare a piedi da una mulattiera. E’ un posto incantevole, magico. La vista è eccezionale. Tutta la valle difronte, che ti guarda e sembra quasi sorriderti. Enrico ha abitato in questa casa per cinque anni da solo. Enrico fa parte anche lui del gruppo Biellese in Transizione, è anche grazie a lui se siamo riusciti ad organizzare questa avventura unica e indimenticabile.

 

A cena ci raggiungono anche Emilie ed il ragazzo Antonio, anch’essi di Biellese in transizione. Passiamo una piacevole serata in loro compagnia, parlando del nostro viaggio e di tanto altro. Le stelle illuminano il cielo e prima di andare a dormire usciamo per osservare lo spettacolo della natura che ci offre questa notte.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità
Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

Aurora boreale, renne e bagni nell’Artico alla scoperta della natura della Svezia settentrionale
Aurora boreale, renne e bagni nell’Artico alla scoperta della natura della Svezia settentrionale

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"