Seguici su:
La buona notizia di oggi è che esiste l’Oasi di Sant’Alessio, un luogo dove imparare a conoscere la natura, amarla e proteggerla.
L’oasi, attiva dal 1973, sorge vicino a Pavia (a Sant’Alessio con Vialone) ed è stata tra le prime a salvare specie di uccelli in via di estinzione facendoli riprodurre in cattività e poi reinserendoli sul territorio. È stata la prima, ad esempio, a far riprodurre in cattività il Martin Pescatore.
Un giro all’oasi è, oltre che interessante, divertente e inaspettato, specie per i bambini che imparano a conoscere e amare gli animali spontaneamente.
Più che un lungo articolo, questa volta vi proponiamo un piccolo portfolio fotografico di ospiti dell’oasi: l’oasi è anche meta di molti appassionati di fotografia di animali, i soggetti sono abituati all’uomo e inseriti in un ambiente naturale. Ecco alcuni esempi.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento
Articoli simili
![GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/gufi3-305x207.jpg)
GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”
![La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/pesca-nello-stretto45-305x207.jpeg)
La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food
![Coolcity 2024: Napoli si prepara alla Biennale dell’Acqua esplorando nuovi modelli](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/coolcity5-305x207.jpg)