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Milano - Il gruppo operativo di Milano che Cambia è orgoglioso di aver partecipato sabato scorso come partner alla 1ª edizione del Festival della Creatività Urbana di Milano, 100 in 1 giorno!
La lunga ed appassionante giornata è cominciata all’orto cittadino “Coltivando”, all’interno del Politecnico di Bovisa (e non poteva che essere così, visto che alcuni rappresentanti del gruppo operativo di Milano che Cambia fanno anche parte del gruppo di ortisti di Coltivando ), con un bellissimo pranzo conviviale aperto a tutti, in cui ortisti, studenti, associazioni (tra cui Asnada) e liberi cittadini hanno portato i loro deliziosi piatti, per un pranzo davvero condiviso e partecipato!
Subito dopo, abbiamo presentato ad un pubblico attento e partecipativo il progetto di mappatura di tutte le realtà che stanno cambiando letteralmente il volto della citta di Milano; a seguire, Francesco Radino ed altri membri del Comitato La Goccia hanno raccontato le peripezie burocratiche e le sfide future di una cittadinanza attiva e caparbia che sta facendo di tutto per salvare il bosco sconosciuto, grande quanto Parco Sempione, dell’area degli ex-gasometri di Bovisa.
Con loro ed alcuni tra i più coraggiosi (visto il caldo cocente del primo pomeriggio!) tra il pubblico che ha assistito alla presentazione siamo poi partiti in bicicletta per visitare l’area perimetrale de “La Goccia”. Questo luogo simbolo della cittadinanza attiva di Milano è stato la 1ª di una serie di tappe significative della Milano che Cambia a cui abbiamo voluto rendere omaggio con la nostra visita.
Dalla Bovisa le nostre biciclette sono poi approdate ad Isola ed in particolare al giardino condiviso Isola Pepe Verde dove la Presidentessa Africa ed un altro socio fondatore, Claudio, ci hanno parlato di come è nata l’esigenza di creare questo bellissimo spazio verde e dei tanti progetti presenti e futuri che vorrebbero attivare per rendere quest’area di Milano sempre più vicina alle persone.
La pedalata è proseguita nella poco distante Ciclofficina Stecca dove ci ha accolti in tuta da lavoro uno dei “ciclo-meccanici” di questo laboratorio popolare per la manutenzione delle biciclette: Fabio. Qui chiunque può imparare ad aggiustare una bicicletta che non funziona più o che ha bisogno di un’ordinaria manutenzione; in seguito alcune delle indaffaratissime artigiane del legno del vicino laboratorio artigiano, Bricheco , ci hanno descritto questo spazio ed i suoi propositi: dare una mano a chi voglia rimettere a posto un mobile in legno o creare un oggetto d’arte, nel pieno spirito della condivisione delle conoscenze ed al servizio della cittadinanza.
Da Isola abbiamo ripreso le bici per coprire la tratta piu lunga del nostro percorso che arrivava fino a Lambrate, dove abbiamo strabuzzato gli occhi davanti alla bellezza di una delle tante cascine recuperate di Milano: Cascina Biblioteca ! Questo posto davvero speciale di Milano si è costituito in una cooperativa sociale solidale le cui attività spaziano dagli orti condivisi, all’ippoterapia e tanto altro, potendo contare su vasti spazi all’aperto ed al coperto. Cascina Biblioteca è una vera e propria “cascina sociale”: ovvero, una realtà aperta al territorio, un luogo di incontro ed aggregazione specializzato nell’attenzione a persone con disabilità.
Dulcis in fundo la nostra biciclettata si è conclusa al Peter Pan: un nuovo Social Club che sorge proprio all’interno del Parco Lambro e che si pone due scopi principali: quello di svolgere un servizio di reinserimento lavorativo per persone svantaggiate e quello di riqualificare e rivitalizzare il territorio favorendo la coesione sociale attraverso l’organizzazione di iniziative positive, proprio come quelle che, modestia a parte, ha organizzato Milano Che Cambia all’interno di 100 in 1 giorno!
Qui il gruppo ha terminato la presentazione del progetto con una mostra fotografica che ha raccontato altre importanti “realtà in cambiamento” che Milano che Cambia desiderava includere tra quelle degne di nota. Tra queste, Zac! . Il mercato contadino stagionale di zona 9, dei Gruppi di Acquisto Solidale e delle associazioni non-profit che nasce da una visione di economie sostenibili che partono dal basso, la cui piazza si fonda su un sistema di garanzia partecipativa che nasce dalla relazione consapevole di tutti gli attori.
Porcikomodi , il rifugio per animali salvati dall’industria della carne, il cui fotografo, Francesco Castaldo, ha invitato il visitatore ad incrociare con una curiosità nuova lo sguardo di alcuni degli animali definiti “da reddito” che sono ospiti del rifugio.
Il collettivo di giovani artisti, Voluce, che ha dimostrato come e quanto ciascuno di noi possa cambiare la realtà che ci circonda, anche solo partendo da un’idea, da una visione e lo ha fatto coinvolgendo i visitatori in modo del tutto originale.
Come ciliegina sulla torta, quanti ci hanno seguito lungo l’intera giornata hanno potuto finalmente vedere con i loro occhi ciò che per anni ci è stato negato: la maestosità del contestato bosco de La Goccia (v. sopra), grazie alle fotografie realizzate da Francesco Radino nell’area degli ex-gasometri della Bovisa durante il 1º ed unico sopralluogo in molti anni all’interno dell’area (è stato fatto proprio ad inizio mese)! Le foto della Goccia sono state proiettate su un maxischermo tutta la sera mentre suonavano i bravissimi ragazzi della blues band a km 0 (essendo loro proprio di Lambrate!), Strange Silver Man, che sono riusciti a far ballare proprio tutti con il loro ritmo suadente che spazia dal blues al pop-rock, fino ad arrivare al folk!
Da parte del gruppo operativo di Milano che Cambia, un enorme grazie a quanti hanno contribuito a rendere questa magnifica giornata possibile.
P.S.: credevate fosse finita qui? Ebbene no! Il nostro gruppo operativo di Milano che Cambia è andato persino a godersi la meritata festa di chiusura del Festival 100 in 1 giorno a Cascina S. Ambrogio, gestita dall’associazione Cascinet , che come si legge dal loro sito è “nata nel dicembre 2012 come naturale coronamento di un periodo di attività e progetti di un gruppo di trentenni con eterogenee esperienze formative e lavorative, uniti dalla volontà di studiare, tutelare e valorizzare l’identità storica, artistica e ambientale di una cascina nel quartiere Cavriano a Milano. L’incontro tra i sogni e le competenze di ciascuno con l’identità storica della cascina ha dato vita allo sviluppo di un vivaio di progetti teso a maturare la forma sostenibile di impresa sociale”.
Un cospicuo numero di partecipanti al festival ha deciso come noi di prendere parte alla grande festa finale, con video-installazioni e dj set, aspettando la prossima, elettrizzante edizione!
P.P.S: vi ricordiamo che la mappatura delle realtà che cambiano in positivo il volto di Milano è ancora agli inizi e per poter continuare nel nostro lavoro abbiamo più che mai bisogno delle vostre segnalazioni, ma anche, se vorrete, del vostro aiuto sul piano pratico al gruppo operativo.
Per entrambe le cose, contattateci all’indirizzo: redazione@italiachecambia.org
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