15 Giu 2015

Contaminazione e innovazione sociale: l'Italia che Cambia al Festival delle Comunità del Cambiamento

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Creare reti, attivare sinergie, cooperare anziché competere. Sono stati questi alcuni dei concetti chiave emersi sabato e domenica a Bologna, […]

Salva nei preferiti

Creare reti, attivare sinergie, cooperare anziché competere. Sono stati questi alcuni dei concetti chiave emersi sabato e domenica a Bologna, in occasione del Festival delle Comunità del Cambiamento  organizzato da Progetto Rena. E il bello è che non si è trattato di slogan lanciati dai promotori, a cui poi i relatori dei venti panel in programma hanno aderito.

 

Erano invece istanze, proposte e suggestioni che in maniera totalmente spontanea sono emersi dai tanti interventi che si sono susseguiti, come un marchio distintivo, un minimo comune denominatore che contrassegnava tutte le realtà presenti.

11400998_10152895006807050_1364324419811445195_n

Un momento di forte crescita, non di programmazione ma di azione, in cui i protagonisti del cambiamento italiano si sono incontrati di persona, parlandosi e iniziando a lavorare insieme per sviluppare ulteriormente un nuovo modello che già esiste, ma i cui meccanismi di funzionamento devono ancora essere perfezionati. Il tutto sotto l’abile regia di Rena, catalizzatore di persone, esperienze e progetti dalla forte vocazione all’innovazione, sempre basata su criteri di eticità e sostenibilità.

 

Italia Che Cambia, partner del Festival, ha portato il proprio contributo anche in maniera diretta, intervenendo al panel di sabato pomeriggio dedicato all’innovazione sociale. Tema ricorrente dell’incontro è stata la mappatura, la rete. Non solo il grande progetto di mappa dell’Italia Che Cambia, con il sito mappa.italiachecambia.org lanciato a ottobre. Ma anche la mappatura degli innovatori sociali, un’altra interessante iniziativa realizzata da Ashoka (in cui, fra gli altri, compare anche il nostro Daniel Tarozzi), e la ricerca ancora in corso portata avanti dall’Università di Torino che sta censendo e schedando i protagonisti dell’innovazione sociale italiana.

 

Iniziativa positive e promettenti, a cui Bertram Niessen, sociologo e membro del bando Che Fare, ha posto un quesito di fondamentale importanza: come redistribuire il valore che emerge da queste mappe e soprattutto da coloro che le compongono? È il prossimo passo e i tempi sono ormai maturi per compierlo.

 

Le foto del RENAFestival 2015 
Il sito del Progetto Rena 
Visualizza il Progetto Rena sulla Mappa dell’Italia che Cambia! 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare
Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare

Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso
Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso

Riverberi, a Milano il festival della sostenibilità per diffondere il cambiamento
Riverberi, a Milano il festival della sostenibilità per diffondere il cambiamento

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Attentato a Trump: cosa sappiamo e cosa cambia adesso – #966

|

Falsi santuari: come riconoscere quelli che sfruttano gli animali per business

|

Quanto inquina una guerra? Le risposta dei Medici per l’Ambiente

|

I numeri del disastro ambientale nel Sulcis tra PFAS, cadmio e mancate bonifiche

|

Festival delle Cose Belle 2024: “asimmetrie” per ridefinire i paradigmi di perfezione

|

Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico

|

GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

|

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

string(9) "nazionale"