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Quante volte si cerca un taxi e proprio in quel momento non se ne trova neanche uno? E se si potesse usufruire di un servizio taxi on demand? Basta prenotare la corsa con un app da scaricare sul proprio smartphone e il sistema provvederà a mettere insieme le direzioni di autista e passeggero. A questo punto non ci resterà che aspettare. Una macchina? No, uno scooter, guidato da un autista amatoriale.
L’idea, lanciata dalla startup “Scooterino” , è basata sul concetto della sharing economy e si pone in diretta concorrenza con Uber (servizio di taxi privato), differenziandosi con la “condivisione” di percorsi e di spese di viaggio. L’utente quindi scarica l’app, si registra (inserendo una carta di credito), chiede un passaggio segnando punto di partenza e arrivo, l’autista con il suo scooter individua la posizione del passeggero con il navigatore e lo fa salire (offrendo anche un casco omologato).
Per entrare nelle fila dei drivers, degli autisti, bisogna essere in regola con l’assicurazione e bisogna superare una fase di test redatti dalla compagnia. A dispetto dei taxi, Scooterino non funziona con il classico tassametro ma, come dicevamo, con il rimborso spese, per il carburante e il tempo trascorso. Neanche l’app è a pagamento. Alla fine della corsa, oltre al rimborso, viene chiesto ad autista e passeggero di lasciare un feedback per rendere più autorevole il servizio.
Il fondatore della compagnia è Oliver Page, 22enne italoamericano (nato a Roma con genitori americani e studi internazionali) con il sogno di applicare nel nostro paese ciò che ha imparato nella Silicon Valley. “Lavoravo al lancio di una startup a San Francisco – racconta Page al Corriere della Sera – ma quando ho avuto l’idea di Scooterino ero a Roma per visitare la mia famiglia che vive qui.
Aspettavo il pullman che, ovviamente, non arrivava. Vedevo sfrecciare tutti questi scooter verso di me, ho pensato che di sicuro qualcuno stesse andando nella mia stessa direzione. Ho lasciato il mio lavoro in California: mi sono voluto buttare dentro questa idea”. “La nostra – aggiunge il giovane imprenditore – sarà la rivoluzione metropolitana dei passaggi a breve distanza”.
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