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COMUNICATO STAMPA DEL 31 Marzo 2015
DOCUMENTO PER I PARLAMENTARI EUROPEI:
Un impegno per la Sostenibilità e la Salute
La Rete Sostenibilità e Salute (RSS), che riunisce 21 associazioni attive sui temi della salute e della sostenibilità, ha pubblicato sul proprio sito un documento in cui richiede ai parlamentari europei un serio impegno per la tutela della salute dei cittadini europei (in allegato). Il documento è stato inviato ai parlamentari italiani e il nominativo di coloro che lo sottoscriveranno sarà a breve pubblicato sul sito della RSS.
Nel documento la RSS richiede la tutela dei beni comuni, cosi come adeguate politiche nella gestione dei rifiuti, degli inquinanti ambientali e nell’agricoltura, enfatizzando l’importanza dell’equità e dei determinati sociali di salute. Si richiedono, inoltre, una serie di azioni a tutela dei servizi sanitari, quali per esempio porre limiti più rigorosi al marketing di prodotti sanitari, farmaci, dispositivi medici, cosi promuovere azioni di prevenzione tramite leggi e direttive che prevedano di usare le risorse destinate alla sanità in modo più appropriato, favorendo la riduzione di esami e trattamenti che apportano scarsi benefici e rischiano di procurare danni, e facilitando l’adozione di corrette abitudini di vita.
“La nostra salute dipende ormai da ampi processi riguardanti la sfera socio-economica ed ambientale che non possono che essere tutelati in ambito europeo. E’ possibile farlo ed è arrivato il tempo di agire.” riporta il portavoce della rete Jean-Louis Aillon.
Rete Sostenibilità e Salute
Media relation Rete Sostenibilità e Salute
- Portavoce: Jean-Louis Aillon – rete@sostenibilitaesalute.org – cell: 3287663652 – Skype: jeanlouisaillon
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Pagina Facebook: Rete Sostenibilità e Salute
Agli Eletti al Parlamento Europeo
Si è costituita nello scorso giugno una rete di associazioni che lavorano nell’ambito della salute denominata Rete Sostenibilità e Salute, RSS. In allegato la Carta di principi e d’intenti sottoscritta dalle associazioni che ne fanno parte.
Come associazioni aderenti alla RSS chiediamo agli Eletti al Parlamento Europeo di sottoscrivere il seguente documento, impegnandosi attivamente rispetto agli ambiti che qui di seguito proponiamo:
1 – Fare in modo che le direttive della Commissione Europea stabiliscano che l’acqua è un bene comune, che deve essere gestito pubblicamente dai rappresentanti delle comunità locali e non da imprese private a scopo di lucro.
2 – Promuovere una legislazione che preveda in tutti i paesi dell’Unione Europea un rapido progresso verso politiche di “rifiuti zero”.
3 – Sostenere lo sviluppo di regolamenti sempre più rigorosi in materia di contaminazione ambientale da sostanze chimiche, applicando, in mancanza di prove, il principio di precauzione.
4 – Incentivare la produzione, la distribuzione e il consumo di alimenti sani da agricoltura biologica, e disincentivare colture massive non rispettose dell’ambiente e della salute, trasferendo sulle stesse i costi sociali di processi produttivi dannosi per la salute.
5 – Ridurre, fino ad eliminarli, i conflitti d’interesse tra i funzionari e i consulenti delle Agenzie Europee per l’ambiente, le sostanze chimiche, i farmaci e la sicurezza alimentare.
6 – Proteggere e promuovere l’accesso di tutti gli individui, compresi i migranti irregolari, alle cure mediche nei sistemi sanitari nazionali dei Paesi membri.
7 – Sostenere leggi e direttive che prevedano di usare le risorse destinate alla sanità in modo più appropriato, favorendo la riduzione di esami e trattamenti che apportano scarsi benefici e rischiano di procurare danni, e facilitando l’adozione di corrette abitudini di vita.
8 – Porre limiti più rigorosi al marketing di prodotti sanitari, farmaci, dispositivi medici, alimentari in generale, alimenti e le bevande per lattanti e bambini, e favorire l’adozione di una legislazione che obblighi alla trasparenza tutte le transazioni tra l’industria biomedica e alimentare e i professionisti della salute, in quanto individui o associazioni.
9 – Evitare che l’attività di parlamentare europeo sia condizionata da interessi dell’industria degli armamenti, del farmaco, degli alimenti, del tabacco e di qualsiasi altro prodotto che incida negativamente sulla salute e la nutrizione.
10 – Far sì che tutte le leggi e le direttive votate rispettino il principio della “salute in tutte le politiche”, oltreché l’equità e la giustizia sociale, in particolare per quanto riguarda i determinanti sociali della salute, come ad esempio l’ambiente e l’istruzione, in armonia con quanto enunciato nella Carta di Bologna 2014 per la Sostenibilità e la Salute.
11 – Vigilare ed attivamente ostacolare, nel corso della negoziazione di accordi bilaterali o multilaterali fra UE e altri stati, istituzioni o enti di altra natura (per esempio il TTIP-TISA)[1], atti le cui conseguenze incidano negativamente sulla salute o violino i contenuti della carta di Bologna, promuovendo nei processi di negoziazione l’attiva partecipazione della cittadinanza e delle associazioni di settore.
Bologna, 31/03/2015
Rete Sostenibilità e Salute
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