10 Aprile 2015 | Tempo lettura: 2 minuti

Foreste europee a rischio: cinque passi per salvaguardarle

Calore, siccità, incendi, urbanizzazione e inquinamenti. Sono questi i fattori che minacciano le foreste europee per le quali si prospetta […]

Autore: Alessandra Profilio
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Foreste europee a rischio: cinque passi per salvaguardarle

Calore, siccità, incendi, urbanizzazione e inquinamenti. Sono questi i fattori che minacciano le foreste europee per le quali si prospetta un “futuro incerto”. Tuttavia, tutelare le foreste europee non è impossibile.
Secondo un team di ricercatori del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), dell’università della Tuscia e dell’European Forest Institute, basterebbero cinque mosse.

 

Tangerine-forest

 

Nella ricerca pubblicata sulla rivista Nature vengono evidenziate “cinque azioni fondamentali per tutelare le foreste del Vecchio Continente, pesantemente esposte agli effetti del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dell’urbanizzazione”.

Secondo i ricercatori il primo passo da compiere è selezionare tramite interventi selvicolturali le specie arboree in relazione alle loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche e ai disturbi ambientali, quindi favorire l’assorbimento di carbonio, aumentando l’intensità dei diradamenti e dei tagli, inoltre assecondare l’espansione di boschi con variabilità genetica in grado di contrastare attacchi patogeni. Per salvare le foreste europee, è necessario inoltre porre maggiore impegno nell’utilizzo della biomassa forestale, incentivando i consumi di energia da fonti rinnovabili e considerare come si possa agevolmente raggiungere un buon livello di protezione ambientale in armonia con lo sviluppo socio-economico del territorio.

 

Come spiegano gli studiosi, queste cinque azioni “oltre a favorire una gestione sostenibile delle aree forestali, garantirebbero altri benefici conseguenziali come la prevenzione del dissesto idrogeologico, la conservazione della biodiversità, la salvaguardia del paesaggio, il contrasto e la mitigazione dei cambiamenti climatici fornendo anche un valido contrasto agli incendi”.

 

Le foreste ricoprono il 40% della superficie europea e contribuiscono ad arginare il cambiamento climatico assorbendo il 9% del carbonio prodotto dall’uomo ogni anno. Dopo gli oceani, le foreste sono il più grande raccoglitore di CO2. Il carbonio che imprigionano equivale a circa il 10% delle emissioni globali previste per la prima metà di questo secolo, mentre la deforestazione rappresenta il 17% delle emissioni causate dall’uomo. Circa 1,6 miliardi di persone, incluse duemila culture indigene, dipendono dalle foreste per cibo, carburante, alloggi e reddito. Inoltre, i tre quarti dell’acqua dolce del Pianeta vengono dai bacini delle foreste, che prevengono anche frane ed erosioni.

 

Come ha sottolineato l’Onu in occasione della Giornata internazionale delle foreste, che si è celebrata il 21 marzo, “sostenere le foreste e mitigare il cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia”.