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Un nuovo caso di landgrabbing interessa le comunità contadine di Bagamoyo, distretto nordorientale della Tanzania: 1300 agricoltori che stanno subendo l’esproprio delle loro terre, per fare posto a piantagioni di canna da zucchero; il progetto è ideato e portato avanti dall’azienda svedese EcoEnergy, nell’ambito della Nuova Alleanza per la Sicurezza alimentare e la nutrizione e prevede lo sfruttamento di oltre 20mila ettari di terra, data in locazione all’azienda dal Governo della Tanzania, per i prossimi 99 anni.
ActionAid, con un rapporto-inchiesta dal titolo “E’ ora di agire: fermiamo il furto di terre in Tanzania da parte di EcoEnergy” , evidenzia come l’azienda svedese, pur prevedendo delle consultazioni con i diretti interessati, non ha offerto ai contadini alcuna possibilità di re-insediamento; né ha fornito informazioni chiare e trasparenti sugli effetti irreversibili che il progetto potrebbe avere sulla vita dei contadini e sull’accesso alla terra.
“Scriviamo al Presidente della Tanzania perché restituisca la terra alle donne e alle famiglie che da sempre l’hanno coltivata. Condividiamo la call ovunque possibile, da Facebook a Twitter”. A questo link la petizione da firmare e condividere.
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