Autismo e consapevolezza: al MAXXI di Roma “I nostri figli sono opere d'arte”
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“Mi sarebbe piaciuto proprio per questo dare un senso diverso al 2 aprile, qualcosa di più di un giorno dedicato alla consapevolezza sull’autismo, che per molti terminerà̀ a mezzanotte con tante belle luminarie blu sui monumenti del passato e ben poche speranze accese per il futuro. Negli ultimi anni il 2 aprile sono stato chiamato ovunque, ho girato per manifestazioni e convegni come la Madonna Pellegrina. Ho concluso che per nulla al mondo voglio continuare in futuro a sentirmi quel giorno come mio nonno il 4 novembre. Lui era un eroe (a suo dire) di tre guerre, il giorno della vittoria rispolverava le sue medaglie e andava alla sfilata dei reduci (…) L’unica guerra che mi andrebbe di fare è quella per l’Insettopia degli autistici, del resto m’importa poco. Mi basterebbe costruire l’idea di una città dove ci sia cittadinanza anche per i nostri figli”
(Da: “Alla fine qualcosa ci inventeremo” di Gianluca Nicoletti)
Una inconsueta opera d’arte varca le soglie del MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma. Si tratta dei ragazzi autistici con le loro famiglie che, il prossimo 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo promossa dall’Onu, espongono se stessi nella lobby del museo e un grande murale realizzato in diretta dai ragazzi.
L’iniziativa – aperta al pubblico e con ingresso libero – si chiama “I nostri figli sono opere d’arte”
ed è parte del progetto “Insettopia” di Gianluca Nicoletti, giornalista scrittore e padre di Tommy, ragazzo autistico. È realizzata in collaborazione con il MAXXI , Mammaiutamamma.it il network, Associazione Italiana Ricerca Autismo. Vedrà inoltre la partecipazione di un gruppo di ragazzi del Liceo Artistico Ripetta di via Pinturicchio con una perfomance legata al tema dell’inclusione scolastica dei ragazzi autistici.
“Questo progetto – dice Gianluca Nicoletti – vuole provocare gli indifferenti e scuotere chi ancora ha timore di condividere il problema che ha in famiglia. I più coraggiosi tra i genitori di autistici, si daranno appuntamento con i loro ragazzi, al Museo MAXXI, dove esporranno loro stessi. Per la prima volta la neurodiversità sarà rappresentata come espressione artistica”.
“Per il MAXXI – dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI – i temi della solidarietà e dell’accoglienza sono fondamentali. Il nostro Dipartimento educazione nel 2014 ha realizzato oltre 400 laboratori per 19mila studenti e famiglie e tante attività per le persone disagiate, tutte gratuite, collaborando con diverse istituzioni e associazioni. Oggi più che mai, nella società globale e ipercompetitiva, il Museo deve essere luogo di accoglienza e integrazione e, come sostiene l‘ICOM (International Council of Museums), “un’istituzione a servizio della società e del suo sviluppo”. Perché tutti, attraverso l’esperienza artistica, possano veramente sviluppare le proprie capacità di comprensione e giudizio.
A partire da questo appuntamento, il Dipartimento educazione avvierà una collaborazione stabile con Insettopia, affinché i ragazzi autistici entrino a far parte del nostro pubblico”.
L’iniziativa da un segno di discontinuità rispetto al semplice “commemorare” una giornata, prevede la produzione di “un’opera d’arte” da parte dei ragazzi, che avrà continuità nel tempo. Sarà un’occasione efficace per dimostrare come sia possibile includere e dare dignità a ragazzi autistici, che nella nostra società sono considerati come “fantasmi”.
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