5 Gen 2015

Buon anno Italia che Cambia!

Scritto da: Sabina Bello

Il 2015 comincia adesso e per accoglierlo faremo un pensiero spregiudicato, perché non solo quest’Italia è già cambiata, ma si […]

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Il 2015 comincia adesso e per accoglierlo faremo un pensiero spregiudicato, perché non solo quest’Italia è già cambiata, ma si apre alla realizzazione di tutte le nostre spinte creative.

 

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Gettare il cuore oltre l’ostacolo, pensare senza confini e agire in profondità. Non sono questi buoni propositi, ma veri e propri moti d’animo che sorgono dentro. L’Italia che Cambia esiste perché le persone che la compongono sono andate al di là dei buoni propositi e sono scese nell’azione, divenendo quelle storie, i patrimoni d’esperienza di “Io faccio così” .

 

Questa è la buona novella, questo anno nuovo che inizia riprende tutte le sue buone pratiche e buone esperienze dal punto in cui le ha lasciate la sera di Capodanno nel calore degli affetti e volti amici, negli auguri e nella soddisfazione delle sfide superate.
È proprio il caso di dire “Quest’anno ricomincio da tre”. Ricomincio sapendo che sono tante le persone del mio popolo che camminano nella stessa direzione, molte raccontate nella mappa, ma ancora di più quelle esistenti e ancora da raccontare.

 

Proprio perché ricominciamo da tre e tanto è avvenuto nell’anno passato, prima di lanciarci nuovamente nel turbine di un nuovo anno che inizia pieno di tante e belle cose in cui inoltrarsi e affaccendarsi, prima di iniziare una nuova lista di propositi e progetti da realizzare, invito a fare una pausa, a fermarci un attimo qui sospesi, lasciando spazio a quel vuoto che crea.
È in questa posizione di vuoto che possiamo aprire la nostra capacità di ascolto per riconoscere da che parte sta andando il nostro cuore e la sua spinta creatrice.

 

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Il cambiamento è vero quando non parte unicamente da una nota di testa, da un programma mentale, ma sorge e si irradia dal nostro petto, andando in profondità nelle nostre membra, sotto la pelle, scorrendo nelle nostre vene. Cambiare è questo agire in profondità, il processo di una storia che si racconta nel corso di anni.

 

Vuol dire ricordarsi di proteggere nella vita lo spazio delle rose, oltre che il pane. Il cambiamento è lento, profondo, soave. Di per sé radicale, per ottenere risultati diversi necessita di un agire spregiudicatamente nuovo, scende nei primordi e affonda saldamente le radici a terra. Un albero non cresce in una sola notte, così l’innovazione è autentica se trova in profondità le proprie virtù e uno dopo l’altro tocca nelle sue più piccole parti tutti gli aspetti del vivere.

 

Pensare senza confini serve a non avere timore di inoltrarsi in strade nuove respirando in ampiezza, perché siamo l’esperienza di ciò che cambia; ci occorre coraggio per dare vita a qualcosa che ancora non c’è.

 

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Facciamo vita di frontiera fra un mondo che viene venduto in un pacchetto artificiale composto di scelte che altri hanno effettuato ed uno che va scelto, la possibilità più reale, che racconta del contributo di ognuno nel dar vita a un mondo nascente, un po’ anziano e un po’ bambino, da scoprire e costruire mettendo in gioco proposte partecipi. Diveniamo così naturalmente funamboli, mediatori fra mondi, facilitatori dell’Italia che Cambia per impastare nella terra giorno dopo giorno i ponti e le architetture organiche di questo cambiamento.

 

Il cuore oltre l’ostacolo lo abbiamo già lanciato. Il nostro cuore è lì, in un mondo possibile più fantasioso e batte nella rete di tutti coloro che hanno fatto un pensiero spregiudicato e assieme poetico.
Per questo l’anno che comincia e la nostra vita che continua meritano in dono un attimo di calma, di pace silenziosa, per poter riconoscere la direzione da cui il nostro cuore chiama.

 

Solo dopo esserci fermati in noi stessi potremo afferrare il giusto coraggio e procedere senza timore nel nuovo anno, sostenuti da creatività autentica e consci che la fatica che ci aspetta è una buona fatica accompagnata da un giusto sforzo, perché saranno quelli che ci forgiano nel cammino per arrivare lì, dove il nostro cuore attende.

 

Buon anno, Italia che Cambia!

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