Seguici su:
Come fa un produttore agricolo a creare il prezzo del bene che vende? E’ possibile renderne trasparente il percorso di formazione? Come si può coinvolgere il consumatore in questo processo? Piccoli produttori, gruppi di acquisto e consumatori consapevoli stanno portando avanti esperienze diverse per rendere il prezzo il più possibile equo e condiviso.
Al Centro di Alimentazione Consapevole di Napoli tra poco prenderà il via un ciclo di cene in cui prima di mangiare si discute del prezzo dei piatti proposti, scorporando i vari costi che stanno dietro a quella cifra finale. A Benevento un gruppo di produttori ha organizzato intere giornate dedicate alla trasparenza del prezzo, portando presso i propri orti i consumatori e invitandoli a riempirsi da soli la loro cassetta, per capire quale lavoro c’è dietro.
“La gente vuole risparmiare molto sul cibo per spendere molto per beni di consumo che hanno prezzi esagerati, come l’abbigliamento e la tecnologia” dice Maria Pia, produttrice “c’è bisogno di educazione alimentare e di rendere partecipe il pubblico del nostro lavoro”. Anche se spesso i prezzi esposti nei mercati contadini sono superiori a quelli offerti dalla grande distribuzione, la gran parte dei piccoli produttori ancora non riesce a inserire nel prezzo il costo del proprio lavoro. Un corto circuito che produttori e consumatori critici stanno cercando di sanare.
Questa puntata di Terranave è stata registrata dal mercato Corto Circuito Campi Flegrei, a Bacoli. Le interviste sono state realizzate anche a Benevento, presso il GAS Arcobaleno, e a Napoli, al Centro di Alimentazione consapevole. Si ringrazia Ciro Pirone per l’accoglienza e l’organizzazione.
Per saperne di più:
Il sito del network Amisnet: amisnet.org
L’archivio delle puntate di Terranave: www.italiachecambia.org/categoria/terranave/
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento