Orme nel Parco: in Calabria il III° raduno delle imprese eretiche
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Torna il Raduno delle Imprese Eretiche e torna il momento di raccontare la Calabria che c’è, e che va difesa, perché possa esserci anche domani. Contro ogni luogo comune, contro ogni vittimismo. Non si tratta di un evento per piagnoni ma per gente che si rimbocca le maniche e agisce, per gente che si fa istituzione quotidianamente. Come quelli di Orme nel Parco, impresa eretica per eccellenza, che è riuscita in pochi anni a diventare un punto di riferimento per il turismo naturalistico montano del Sud Italia e best practice in Europa.
In collaborazione con il blog Ereticamente è sempre alla continua ricerca di eretici, di persone che nonostante la crisi, nonostante le difficoltà ogni giorno agiscono per costruire il proprio destino e per sfatare molti luoghi comuni sulla Calabria ma anche per trasformare i fuochi sotto cenere (quelli che vorrebbero ma che per vari motivi non osano) in fiamme che ardono.
Il Raduno non ha cadenza fissa, si celebra quando c’è qualcosa di nuovo da dire, da raccontare, ed ancora una volta Massimiliano Capalbo e Nuccio Cantelmi ideatori e curatori dell’iniziativa sono riusciti a scovare nelle pieghe più nascoste di questo territorio dieci nuove imprese eretiche, che si vanno a sommare alle venti già emerse nelle prime due edizioni del raduno, e hanno deciso di riunirle sabato 20 e domenica 21 settembre presso il parco eco-esperienziale Orme nel Parco di Zagarise.
“In tanti ci chiedono ma perché lo fate? – afferma Massimiliano Capalbo – amministratore di Orme nel Parco – Perché crediamo che l’unica battaglia che val la pena di combattere in Calabria sia quella culturale, perché è la battaglia delle battaglie, quella finale. La Calabria può cambiare solo se prende coscienza che l’unica strada è far si che ciascun cittadino si faccia istituzione, piuttosto che delegare il proprio destino a delle “istituzioni” che hanno dimostrato fino ad oggi e continuano a dimostrare di aver perso senso e direzione. La Calabria cambia se si scrolla di dosso un atavico vittimismo che gli impedisce di maturare, di diventare grande. La Calabria cambia se respinge i neocolonialisti che si accalcano ai suoi confini, pronti a depredare il territorio e comincia a riconoscere la sua naturale vocazione e a puntare sulle enormi risorse naturalistiche, culturali, artigianali ed enogastronomiche che possiede. La Calabria cambia se guarisce dal complesso di inferiorità che le generazioni precedenti continuano a tramandare a quelle contemporanee.”
“E’ sempre una grande sorpresa – spiega Nuccio Cantelmi – scoprire quanto talento e quanta passione ci sia in questa terra. Dopo diversi anni, la cultura dell’eresia si diffonde come un seme virtuoso che deve germogliare in tutta la sua forza. Incontrarsi con vecchi e nuovi eretici è un piacere profondo che rigenera e rinfranca e che rinforza la trama di relazioni che stiamo tessendo sul territorio. Pian piano riusciremo a mettere a frutto queste esperienze e renderle traino di un modo diverso di intendere concetti come sviluppo, turismo e ambiente”.
Domenica 21 settembre, invece, sarà la volta di Daniel Tarozzi (autore di “Io faccio così”) e di Andrea degl’Innocenti (autore di “Islanda chiama Italia”) in rappresentanza di Italia che Cambia, il progetto nato al termine di un viaggio che Tarozzi ha compiuto in camper alla scoperta dell’Italia che cambia, durato sette mesi, per incontrare chi, come Orme nel Parco, ha preso la propria vita in mano senza aspettare che qualcuno lo facesse al suo posto. I due autori tireranno le conclusioni di una due giorni che servirà a dimostrare come la Calabria rappresenti uno dei principali tasselli del grande puzzle del cambiamento che in tutta la penisola sta avvenendo, in silenzio, sotto traccia, lontano dai riflettori dei media.
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