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Per la prima volta dall’inizio della collaborazione con Italia che Cambia, il team di #2RR si ritrova a scrivere da casa! Una situazione di stanzialità inedita dopo quasi tre mesi di viaggio. Sensazione curiosa: il solido e affidabile computer casalingo al posto della tastierina volatile del notebook (e una connessione non affidata al capriccio dei venti); la certezza di dove si dormiranno le notti successive; la routine casalinga che fa pericolosamente capolino… La dimensione del viaggio accende i sensi e la percezione delle cose, dei luoghi, delle parole e delle persone. Rigenera e richiede energia allo stesso tempo. Occorre mantenersi lucidi, ma non permettere a quella luce di spegnersi del tutto.
All’epoca della nostra partenza si stava sviluppando nella nostra Torino un discorso interessante presso il complesso della Cavallerizza: la cittadinanza si prendeva attivamente carico di un Bene Comune incustodito. Al ritorno, siamo accolti dalla notizia-shock dell’incendio doloso che ne ha distrutto una parte. Unita alle recenti notizie della chiusura del Teatro Valle e dello sgombero manu militari di altre situazioni informali di aggregazione come gli ex-cinema Volturno e Palazzo (e ora l’America), non contribuisce all’ottimismo. Ancora riappare il fantasma di autorità centralizzate, cittadine, lontane dalle vere esigenze della popolazione e non disposte a discutere soluzioni diverse dallo stantio binomio cemento-calcestruzzo.
Eppure in questi mesi, nonostante il nostro viaggio potesse essere tutto meno che esaustivo, abbiamo potuto toccare con mano una notevole varietà di soluzioni, congressi di idee, maniche rimboccate, spesso nascoste in piccoli paesi difficili da raggiungere. Un entusiasmo contagioso. Tanto materiale che attende di essere rielaborato. E per questo occorre non farsi passare l’ubriacatura di bellezza, di libertà, di calore che attendeva dietro l’angolo dopo ogni pedalata. Straordinario toccare con mano realtà conosciute proprio attraverso Italia che Cambia: dal perfetto ecosistema di Panta Rei al caleidoscopio di iniziative di Scampia, fino agli impervi sentieri di Sagarote le differenze linguistiche, climatiche, territoriali e sociali si intrecciavano, senza sospettarlo, in un afflato comune, in cui il problema maggiore è avere il tempo di alzare la testa per un attimo dal lavoro, in modo da scoprire di essere in buona compagnia. Semplici testimoni e trascrittori, o protagonisti attivi di un’avventura esaltante?
Abbiamo cercato di dare una prima risposta nel corso del breve tour del ritorno da sud verso nord, accettando alcuni inviti di amici dalla Basilicata, dal Lazio, e dalla Romagna. Una cosa è certa: dei nostri linguaggi a disposizione (la musica, la narrazione, il giornalismo) la scrittura sarà ancora qui presente, nelle colonne di Italia che Cambia. E il popolo che manca avrà sempre un orecchio, e un microfono, aperto. E due biciclette pronte a ripartire! So long!
Il viaggio di #2RR non si ferma qui, continuate a seguirci sul nostro blog.
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Daniel Tarozzi
Io faccio così
Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia
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