CycloLenti: in bici in giro per il mondo alla scoperta di realtà ecosostenibili
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Il 20 maggio scorso, Marco e Tiphaine hanno lasciato l’Italia e per qualche anno viaggeranno in bici in giro per il Mondo alla scoperta di realtà in cui, come in bicicletta, i ritmi sono più lenti e sostenibili per l’uomo e la natura. Il nome del loro progetto è CycloLenti e questo è il blog per seguirli nella loro avventura: cyclolenti.weebly.com.
Sono diretti verso l’Est Asiatico e l’itinerario prevede un detour per l’Europa del Mediterraneo per poi arrivare in Indocina e chissà ancora dove. Sono partiti dalla costa atlantica francese e dopo aver attraversato Spagna, Portogallo (dove si trovano attualmente) e Italia, passeranno il primo inverno in Grecia. Da qui proseguiranno verso i Paesi del Caucaso e poi via alla volta dell’Asia.
“Un viaggio per inseguire i nostri sogni, nutrire lo spirito, assaggiare la vita nella sua essenza. Vogliamo scoprire il Mondo, mescolarci tra la gente, osservare modelli di vita diversi da quelli in cui siamo cresciuti. La frenesia, le ansie, le contraddizioni della società capitalista che sottrae tempo al sé, all’otium, ci spingono a rallentare, a cercare ritmi più vicini alla natura, a noi stessi”, afferma Marco.
Durante tutto il viaggio Marco e Tiphaine visiteranno realtà che già sperimentano tutto ciò: fattorie biologiche della rete wwoof, ecovillaggi, progetti di permacultura, comuni virtuosi, villaggi agresti, di nomadi, di pastori…dal vecchio Continente alle immense steppe dell’Asia.
La bici, il mezzo a propulsione umana per eccellenza, rappresenta bene lo spirito con il quale i due ragazzi stanno affrontando il viaggio. “La scelta della bicicletta è stata del tutto naturale, non ha impatto negativo sull’ambiente e ci consente di avanzare a ritmi sufficientemente lenti (per questo siamo cyclolenti) in modo da osservare il Mondo ed entrare in contatto con le persone che conosceremo lungo il tragitto”.
“Cambiare si può! Può essere alla portata di tutti e si può fare in qualsiasi momento. E’ questo il messaggio che in forma silente risuona dalle nostre bici tra una pedalata e l’altra. Un proverbio africano recita: “Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa”. Noi non siamo né ricchi né degli sportivi, semplicemente dei sognatori”.
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