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Toccare con mano il futuro migliore, in un luogo favoloso sulle verdi colline umbre, tra Gubbio e Perugia. Si è tenuto presso la Libera Università di Alcatraz dal 26 luglio al 2 agosto EcoFuturo, il Festival delle ecotecnologie e dell’autocostruzione.
Finalizzato a diffondere e promuovere nuovi modi di utilizzare l’energia, l’evento ha rappresentato una preziosa occasione per incontrarsi, scambiarsi idee, creare connessioni e collaborazioni tra persone accomunate dalla volontà di unire le forze per costruire, insieme, un futuro migliore.
“Siamo riusciti – scrive Jacopo Fo – a mettere insieme buona parte dei ricercatori e delle imprese italiane, spesso eccellenze a livello mondiale, che stanno lavorando per accelerare questa rivoluzione che cambierà il nostro modo di produrre energia, mangiare, vestire, alimentare i mezzi di trasporto e costruire le case. E anche il modo di lavorare. E respireremo pure meglio!!”.
“Tantissimi ospiti che hanno raccontato tutte le eccellenze dell’ecologismo italiano. C’è una grande famiglia. Stanno nascendo tantissimi rapporti nuovi di collaborazione, di amicizia e di fiducia tra tutti gli ospiti ed i partecipanti al Festival. È proprio quello che volevamo fare: creare una cornice che favorisse la collaborazione, la convivialità, lo scambio di tutte le migliori esperienze che ci sono in Italia nell’ecologismo in questo momento”, spiega Michele Dotti, tra gli organizzatori del Festival.
Nuovi sistemi fotovoltaici, stampanti 3d, fitodepurazione, sistemi di filtraggio dell’acqua, soluzioni per la bioedilizia, bici e risciò elettriche. Sorprendente la varietà delle tecnologie ecologiche che sono state presentate a EcoFuturo da chi oggi in Italia sta lavorando per un cambiamento concreto di questo paese verso modelli più etici e sostenibili.
Laboratori per bambini e adulti, seminari, conferenze, spettacoli teatrali si sono susseguiti in questa sette giorni di sperimentazione, natura, creatività e relazioni.
Tra i tanti incontri , si è tenuta una tavola rotonda con Laura Puppato, ex sindaco del “comune a 5 stelle” di Montebelluna e ora senatrice Pd, Marco Boschini, coordinatore dei Comuni Virtuosi e Angelo Bonelli, presidente della Federazione dei Verdi che hanno discusso su come riorganizzare le amministrazioni locali per un futuro sostenibile. Da Cristiano Bottone, tra i fondatori di Transition Italia, il resoconto di “Strade in Transizione”, la prima sperimentazione in Italia di questa modalità di intervento “strada per strada” sviluppato in Gran Bretagna. Jacopo Fo ha poi presentato l’Ecovillaggio Solare di Alcatraz, mentre intervistato via skype l’economista Gunter Pauli ha parlato della Blue economy.
Daniela Ducato, Maurizio Signorini, Chiara Tonelli e Sergio Los hanno parlato delle migliori esperienze italiane e degli scenari futuri della bioedilizia. In particolare l’imprenditrice sarda Daniela Ducato ha raccontato la nascita di Edilana e l’esperienza del polo produttivo Casa verde Co2.0, mentre Chiara Tonelli ha spiegato come funziona la casa ecologica RhOME, che si è appena aggiudicata il primo premio al Solar Decathlon Europe 2014.
A EcoFuturo ha partecipato anche l’Italia che Cambia. La redazione è stata ad Alcatraz per tutta la durata del Festival ed il 1 agosto Daniel Tarozzi ha presentato il suo libro “Io faccio così” ed il nostro progetto. Per noi, così come per tutte le anime di questo evento, il festival ha rappresentato un’occasione per ribadire la necessità di proseguire sulla strada della collaborazione e della creazione di quella rete che possa valorizzare tutti i protagonisti dei cambiamenti positivi in atto nel nostro paese. “EcoFuturo – dice Michele Dotti – vuole essere un punto di partenza perché questa grande rete continui. Dobbiamo unire le forze, non dividerci”.
Che sia l’inizio di un bellissimo percorso collettivo?
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