31 Lug 2014

Community Education e Pedagogia dei Talenti: il primo corso in Sardegna

Scritto da: Sabina Bello

Quando si lavora per coltivare la bellezza presente nell’essere umano il luogo in cui ci si trova fa la differenza. […]

Salva nei preferiti

Quando si lavora per coltivare la bellezza presente nell’essere umano il luogo in cui ci si trova fa la differenza. Più che la descrizione di un corso è opportuno parlare del racconto di un viaggio. Questa è l’espressione che meglio caratterizza la settimana di formazione guidata dall’associazione Manes  in Sardegna, dove ha condiviso la propria esperienza di Community Education.

Siamo a Capocaccia fra il 7 e il 12 Luglio appena trascorsi, nove partecipanti, un’ospitalità unica e preziosa come quella sarda sa essere, l’azzurro del mare sempre visibile dalla terrazza dove le attività avevano luogo, da parte di tutti partecipazione e autentico desiderio di mettersi in gioco.

 

_MG_0394

 

Il clima di raccoglimento giocoso è stato il presupposto per un lavoro intenso: esplorare un armonizzarsi tra nuovi concetti e spinte artistiche, fra l’importanza delle parole e il movimento, giornate scandite dall’alternarsi di elementi che coltivano i vari Talenti e intelligenze. L’educazione è qualcosa di assai vivo e ad imbrigliarla eccessivamente si finisce per fallirne lo spirito, ma l’Italia vive un buon tempo per dar vita a sperimentazioni che potrebbero cambiare profondamente la nostra idea di sistema educativo.

 

Questa storia fa capire che oggi c’è un numero crescente di insegnanti, genitori, artisti e ancor più semplicemente persone che hanno a cuore nel rapporto con bambini e ragazzi una profondità e una visione che possano autenticamente essere di supporto alle necessità di una piccola individualità in crescita. La Sardegna è sicuramente una terra fertile, così si è scelto di proporre degli spazi di formazione più trasversali e la settimana da poco conclusa è stato un segnale così positivo da mettere subito voglia di rilanciare l’iniziativa, mettendo in cantiere l’organizzazione di nuove esperienze formative.

 

_MG_0371

 

Al centro di tutto viene messa la comunità, intesa come quello spazio di socialità sana, dove tutti gli elementi del contesto culturale umano confluiscono. La “Comunità che Educa” da all’apprendere una funzione centrale in un percorso le cui tappe sono: scopri il tuo talento, coltiva il tuo talento e dona il tuo talento. Questo sottolinea che non si vuole “uscire” dal sistema attuale per crearne uno parallelo, ma portare sostegno a quelle qualità presenti nelle persone e nei sistemi educativi, supportandole con strumenti che permettano di utilizzare con coscienza nuova le risorse, sia umane che materiali, nell’intento di migliorare la comunità in cui si vive, avendo la maggior cura possibile del patrimonio che ne rappresenta il futuro, i bambini. Il confronto fra generazioni diverse costituisce una grande ricchezza e unito alle specificità dei vari territori italiani getta le basi per un nuovo Rinascimento Educativo.

 

Assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei bambini significa far chiarezza prima di tutto nelle proprie idee, imparando a separare i pilastri validi da altri che sono “dannosi” e possono venir superati. Così si può distinguere che mentre l’impegno è sano, lo “sforzo” molto meno, che rimembrare vuol dire ricordare con il corpo e per questo lo spazio motorio nell’apprendimento è uno dei più importanti. Lo studio è sinonimo di passione, non può essere quindi un obbligo, ma un fuoco da accendere e il gioco è fra le attività più importanti da cui un bambino può essere coinvolto, spazio in cui sperimenta tutte le abilità in suo possesso e premessa per la creatività che crescendo matura in opportunità di innovazione.

 

Il messaggio di questo corso è che ognuno ha la possibilità di aprirsi a nuove parole chiave, come petali di un fiore pronto a sbocciare: autenticità, autoeducazione, sovranità.

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Irene Guerrieri: “Vi spiego come progetto i giocattoli per bambine e bambini”
Irene Guerrieri: “Vi spiego come progetto i giocattoli per bambine e bambini”

Viaggi scolastici e turismo educativo e responsabile: le nuove frontiere dell’istruzione
Viaggi scolastici e turismo educativo e responsabile: le nuove frontiere dell’istruzione

Famiglie in crisi: a Genova arriva il servizio pedagogico gratuito a sostegno della genitorialità
Famiglie in crisi: a Genova arriva il servizio pedagogico gratuito a sostegno della genitorialità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "sardegna"