Io faccio così in Tour #3 – Davide Gomba: Arduino e il Fablab, quando l'innovazione parla italiano
Seguici su:
“L’Italia che cambia è un’Italia più consapevole di se stessa e di quello che sta avvenendo nel mondo. Forse l’Italia che cambia è l’Italia che spegne la televisione”.
È quanto afferma Davide Gomba, ceo delle Officine Arduino, la società che realizza la celebre scheda elettronica rilasciata in opensource.
Arduino è una scheda elettronica di piccole dimensioni e dal costo contenuto, utile per creare rapidamente prototipi. Il nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea frequentato da alcuni dei fondatori del progetto. Con Arduino si possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli dispositivi.
Nata e portata avanti da giovani talenti torinesi, Officine Arduino da un lato sviluppa nuove idee e prodotti “open” e dall’altro ospita il nuovo FabLab Torino. Un’azienda nuova, una combinazione di azienda, FabLab e Makerspace che affianca Arduino in diversi settori.
Il Fablab Torino é un laboratorio di sperimentazione basato su macchine per la fabbricazione digitale. L’esperienza nasce da forze ed esigenze diverse con un unico obiettivo: portare la Digital Fabrication e la cultura Open Source in un luogo fisico, dove macchine idee persone e approcci nuovi si possano mescolare liberamente. Il Fablab funziona spesso, infatti, anche come Hub di competenze, in cui le persone che lo frequentano trovano tra gli altri utenti le competenze necessarie per concretizzare i loro progetti. Si cerca dunque di facilitare scambi orizzontali di competenze e capacità tra le persone.
I FabLab nascono per dare la possibilità a chiunque di prodursi “praticamente qualsiasi cosa”, in base alle proprie esigenze ed evitando gli sprechi derivanti dalla sovrapproduzione. “Io immagino – afferma Davide Gomba – un futuro dove non ci saranno tantissime sovrapproduzioni di prodotti perché questa filiera molto più corta permetterà di produrre quello di cui c’è veramente bisogno”.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento