4 Giu 2014

2 Ruote di Resistenza: un viaggio in bici per raccontare l’Italia che resiste

Scritto da: Laura Pavesi

Partire in bicicletta con un bagaglio leggero ed evitare le strade battute da automobili e camion per esplorare vie inconsuete […]

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Partire in bicicletta con un bagaglio leggero ed evitare le strade battute da automobili e camion per esplorare vie inconsuete e per documentare e raccontare un’Italia defilata e ancora pressoché sconosciuta ai più. Un’Italia positiva e creativa, un’Italia “resistente” che ha deciso di non arrendersi alla crisi, di scommettere sui propri sogni e di vivere un’esistenza meno stressante e più appagante. Un’Italia “a misura d’uomo”.

 

NicaDani

 

E’ da queste considerazioni che parte “2 Ruote di Resistenza”  (#2RR), il progetto dei piemontesi Nica Mammì, insegnante precaria di italiano per stranieri e giornalista pubblicista, e Daniele Contardo, attore e musicista polistrumentista (o meglio “contador”, cioè cantore, menestrello in piemontese). “2 Ruote di Resistenza” è un viaggio in bicicletta che partirà sabato prossimo 7 giugno da Bussoleno (Torino) e sarà un reportage sull’Italia e gli italiani: un viaggio dal ritmo lento per documentare esperienze, incontri e scoperte.
Un itinerario in continuo divenire e flessibile a seconda degli incontri lungo il tragitto, ma con due punti fermi: partenza dalla Val di Susa e tappa a Monteriggioni (Siena) per partecipare al Festival della Viandanza (che si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2014), il cui tema quest’anno sarà proprio “il viaggio lento come opportunità di cambiamento, piccolo o grande”.

 

Nica e Daniele, che attraverso il loro blog  faranno un resoconto del viaggio in tempo reale, attraverso musica, parole, foto e video, hanno anche scelto di riconoscersi nel nome “Bike Partisans” perché, in un’Italia ancora fortemente dominata dall’auto privata, la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano “è una scelta partigiana, resistente, come resistenti sono le storie che incontriamo e raccontiamo”.

 
Nica, come e quando nasce il progetto “2 Ruote di Resistenza” e quali sono gli obiettivi che si prefigge?
Il progetto “2 Ruote di Resistenza” (#2RR) era nato come tour musicale di Daniele. Quest’anno, invece, abbiamo deciso di sviluppare decisamente l’esplorazione, anche giornalistica, dei luoghi attraversati, seguendo la lezione di Nuto Revelli (Benvenuto Revelli, scrittore e partigiano cuneese, n.d.a.). Di approfondire tematiche come l’uso del territorio, le diverse reazioni creative alla precarietà: mentre si recuperano antiche sapienze perdute, si mettono in luce problematiche inedite, che richiedono alla politica interventi mirati. Finché questo adattamento non avrà luogo, l’esistenza stessa di queste esperienze diventa atto di resistenza, e intendiamo metterli in luce anche esplorandone, con le bici, le difficoltà quotidiane: un discorso che abbiamo scoperto simile a quello di “Italia che Cambia”!

 
In base alla vostra esperienza personale, qual è il rapporto degli italiani con la bicicletta e, più in generale, con la mobilità dolce e sostenibile?
Sarà perché abbiamo base a Torino”, spiega Daniele, “ma percepiamo la bicicletta come un ospite ancora sostanzialmente “indesiderato” nelle strade. Movimenti come #salvaiciclisti e “Bike Pride” lavorano perché sia finalmente riconosciuta la sua maggiore efficienza e resa economica rispetto all’auto privata. Il luogo comune la vede ancora e solo come mezzo ludico per gite di piacere, perciò il viaggio di #2RR è per noi anche un’occasione per mostrare pubblicamente come la bicicletta possa giocare le sue carte anche sulle lunghe distanze.

 

NicaDani2

Nica e Daniele hanno sviluppato “una passione senza freni” per la bicicletta, non solo come semplice mezzo di trasporto, ma anche come strumento di cambiamento culturale. E, per non farsi mancare proprio nulla, hanno fatto costruire le loro inseparabili biciclette da un esperto artigiano torinese. Media partner del progetto #2RR sono Italia che Cambia, Movimento Lento (associazione promotrice del viaggiare con lentezza come stile di vita) e Alto Parlante (agenzia di promozione di canzoni, video, concerti e film).

 
Nica e Daniele hanno anche lanciato una campagna di crowdfunding online allo scopo di riuscire a rielaborare tutto il materiale che sarà raccolto durante il viaggio in modo professionale e di garantire un’elevata qualità al lavoro finale. Grazie al supporto che riceveranno dal basso, la rielaborazione del materiale potrà sfociare in un libro, un documentario, un CD/DVD fitto di collaborazioni musicali oppure – perché no? – tutte queste cose insieme.

 

“L’esperienza dei tour passati”, conclude Daniele, “mi dice che è impossibile immaginare in anticipo la musica che potrà nascere dagli incontri, dai racconti che scambieremo e ascolteremo. Per questo auspichiamo che il viaggio sia solo la prima tappa di un percorso coerente, artistico, musicale e narrativo”.

 

Non resta, quindi, che seguire Nica e Daniele in questo loro “viaggio, incontro e concerto” su e giù per l’Italia. Un’Italia fatta di eccellenze, di amministrazioni virtuose, di eco-sostenibilità e decrescita, di condivisione e solidarietà, di ritorno alla campagna, all’artigianato e al saper fare con le proprie mani. Il tutto – rigorosamente – a bassa velocità e ad alta intensità.

 

Laura Pavesi

 

Per saperne di più leggi:

io-faccio-cosi-libro-70810Daniel Tarozzi

Io faccio così
Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia

 

 

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