9 Mag 2014

SlotMob: domani a Roma contro il gioco d'azzardo

Scritto da: Matteo Marini

Dopo aver toccato oltre cinquanta città italiane e aver coinvolto più di 115 realtà tra associazioni e sostenitori, SlotMob approderà […]

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Las_Vegas_slot_machinesDopo aver toccato oltre cinquanta città italiane e aver coinvolto più di 115 realtà tra associazioni e sostenitori, SlotMob approderà a Roma  domani 10 Maggio 2014. Si tratterà di un grande evento che vedrà il realizzarsi di una colazione di massa in due bar che hanno detto no alle slot-machine.

Oltre a coinvolgere i cittadini, l’appuntamento della capitale riunirà tutti coloro che, in questi mesi, hanno dato vita agli SlotMob in tutta Italia. Sarà un momento per fare sintesi sul percorso compiuto in questi mesi e ripartire insieme per contrastare dal basso il gioco d’azzardo.

I dati diffusi pochi giorni fa dal Paidòss (Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza) fanno rabbrividire: nel nostro paese ben 400mila bambini sotto i 10 anni hanno giocato a lotterie o hanno avuto a che fare con i gratta e vinci.

Sono 800mila invece i ragazzi fra gli 11 e i 17 anni per i quali il gioco d’azzardo fa parte delle loro vite. Il totale è presto fatto: 1,2 milioni di giovani rischiano di incappare nella ludopatia. I genitori, che dovrebbero mettere in guardia i figli, non se la passano meglio. Il Paidòss racconta come il 50% dei genitori frequenti sale giochi, nel 55% dei casi portandosi dietro i figli tra un rilancio e l’altro. Il 90% poi degli adulti non sa neanche cosa sia la ludopatia e quindi non sa quali siano i rischi, come se ne possa uscire e come limitarne gli effetti.

Qualcosa però nelle istituzioni si sta muovendo, sembra ci sia una volontà di arginare il fenomeno. Ieri (8 maggio) il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha firmato il ‘Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo’ in cui si chiede una nuova legge nazionale, “fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura” ma anche “leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali”. Inoltre i sindaci chiedono “che sia richiesto ai Comuni il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo”.

Per ribadire questo forte no, anche i cittadini si stanno muovendo. Lo SlotMob di domani a Roma sarà “una mobilitazione di cittadini che decidono di incontrarsi in massa all’interno di un bar che ha detto no alle slot-machine, organizzando tornei di biliardino o di calcio balilla”, si legge sul loro sito online.

Gli SlotMob  organizzati fino ad oggi sono stati 40, portati avanti in diverse parti d’Italia con l’aiuto di semplici cittadini, delle istituzioni e dei media.

L’appuntamento per i romani è domani alle ore 10 presso l’American Bar e il Bar Zero 9 situati nel quartiere tuscolano presso largo Appio Claudio (MetroA Giulio Agricola). Nel pomeriggio, invece, presso la Sala Rossa del Municipio VII in Piazza di Cinecittà 11 si terrà un’assemblea pubblica come momento di confronto sul futuro della campagna.

“SlotMob – scrivono i promotori – è un grande evento che vuole partire dal basso per sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi danni che l’incentivo legalizzato al gioco d’azzardo sta recando al nostro Paese. Premiare la scelta degli esercenti liberi dalle slot, organizzando una colazione di massa, vuole testimoniare che la scala di valori della società civile non vede in cima alla lista beni che producono dipendenza; è diversa rispetto a quella imposta dall’individualismo competitivo che giustifica la diffusione dell’azzardo gestito dalle grandi concessionarie in mano alle società multinazionali che si spartiscono il ricco mercato.

Solo con questo movimento generato nella società responsabile le istituzioni riusciranno a varare al più presto leggi che regolamentino il gioco d’azzardo nell’interesse non delle lobby ma dei cittadini e dei più vulnerabili in particolare. Non aspettare i tempi, a volte troppo lunghi, della politica ma agire subito e soprattutto insieme”.

 

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